Nell'attacco  lanciato dall'esercito russo nella notte tra il 28 e il 29 dicembre, numerosi erano gli obiettivi in territorio ucraino, e sono state colpite, tra le altre, le città di  Kiev, Kharkiv, Dnipro, Odessa, Leopoli e Zaporizhzhia. Dei 158, tra missili e droni, lanciati da Mosca, 114 sono stati distrutti dalla difesa aerea di Kiev. Gli altri hanno causato distruzioni e vittime: dopo l'ultimo aggiornamento sono 39 i morti.

Nelle ore successive, in risposta, gli ucraini hanno lanciato un attacco su Belgorod, città russa di oltre 300mila abitanti situata ad una quarantina di chilometri a nord del confine ucraino. Bilancio delle vittime? 14 civili, tra cui 2 bambini. Altre 17 persone sarebebro state ferite gravemente.

Gli ucraini sostengono di aver bombardato delle infrastrutture militari, mentre le esplosioni sul centro della città sarebbero state causate - per chi ci crede - da un errato utilizzo dei sistemi di difesa antimissile da parte dei russi!

A seguito del bombardamento, la Russia ha richiesto, per oggi, una riunione d'emergenza del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, chiedendo anche la presenza del rappresentante permanente ceco all'Onu, chiamato a spiegare le forniture di armi del suo paese a Kiev, perché verrebbero utilizzate per uccidere civili.