Nicola Fratoianni (AVS):

"Si stanno mangiando tutto, dobbiamo riprenderci tutto. Dal 2020 il fatturato delle medie e grandi aziende è aumentato del 34%, l'utile netto del 14%, ma la quota degli stipendi di chi lavora è diminuita del 12%.E dov'è finito il resto? Nelle tasche di pochi per ingrossare i loro patrimoni.Chi si oppone al salario minimo e all'aumento degli stipendi, sta dalla parte dei ricchi e contro gli Italiani".

Propaganda, dirà qualcuno?

Questo è quanto ha pubblicato ieri il Cnel di Renato Brunetta (non certo un "comunista" della prima ora) nella Relazione sui servizi pubblici 2024:

"La povertà assoluta delle famiglie risulta in costante crescita, dal 6,2% nel 2014 all'8,5% del 2023, il che costituisce il principale indicatore di disuguaglianza sociale.  ... Nel 2019 si era osservata una riduzione in concomitanza dell'introduzione del Reddito di cittadinanza (!!!), annullata poi nel 2020, a seguito delle misure restrittive del periodo pandemico e, successivamente, della forte accelerazione dell'inflazione. Il fenomeno della povertà assoluta riguarda soprattutto le famiglie numerose (20,3%) e le famiglie di stranieri (35,6%)". 

Nella Relazione viene dedicato un Focus alla transizione dal Reddito di Cittadinanza all'Assegno di Inclusione (ADI) e al Supporto per la Formazione e il Lavoro che "evidenzia la continua tensione tra politiche universalistiche e approcci categoriali". Secondo il Cnel l'Assegno di Inclusione "rappresenta un tentativo di razionalizzazione, ma pone questioni rilevanti sulla capacità del sistema di welfare di fornire un supporto adeguato a tutti i cittadini, specie ai gruppi più vulnerabili come i cosiddetti occupabili e le persone senza dimora". (fonte Askanews)


In pratica, il reddito di Cittadinanza (comunque migliorabile) svolgeva una funzione sociale insostituibile, visto che l'attuale governo non lo ha eliminato, introducendo una misura alternativa, ma in parte - se non in gran parte -inefficace.

Inoltre, la questione salariale rimane, con le persone che pur lavorando non hanno un reddito sufficiente a mantenere un tenore di vita che riesca anche a supportare la carenza di assistenza nei servizi minimi garantiti. Senza parlare del carrello dell spesa di nuovo in aumento, ma mai diminuito dalle vette raggiunte un paio di anni fa, per cui il pane costa ancora - in media - 4 euro al Kg.

E tutto, mentre chi è ricco continua ad aumentare la propria ricchezza.

Nonostante ciò, la propaganda mediatica a supporto dell'attuale governo pretende di far credere che viviamo nel migliore dei mondi possibili.



Crediti immagine: x.com/caritas_milano/status/1816461197153124591/photo/1