Sicurezza energetica, la vision dell’AD di Snam Stefano Venier: “L’Italia, nel continuare a lavorare nella giusta direzione, può essere fiera del percorso compiuto”.
Pronti ad affrontare l’inverno: il punto dell’AD di Snam Stefano Venier nell’intervista a “QN”
Nell’intervista pubblicata lo scorso 21 ottobre sul “Quotidiano Nazionale”, l’AD Stefano Venier sottolinea il ruolo strategico che Snam riveste per la sicurezza energetica del Paese. Nel mercato globale dell’energia, contraddistinto da una persistente fragilità, permangono ancora elementi di incertezza: nonostante ciò “siamo pronti ad affrontare l’inverno grazie alla diversificazione degli approvvigionamenti e alla dotazione infrastrutturale che stiamo implementando”. Non solo: i progressi raggiunti a fronte delle strategie lungimiranti implementate in questi anni collocano oggi il Paese al di sopra della media europea sul fronte del riempimento degli stoccaggi. Secondo Stefano Venier infatti “l’Italia, nel continuare a lavorare nella giusta direzione, può essere fiera del percorso compiuto, non soltanto per la rapidità con cui già allo scoppio del conflitto russo-ucraino abbiamo valorizzato le nostre tre differenti rotte di approvvigionamento da Sud (oggi superiori al 50%), ma anche per i progetti infrastrutturali celermente avviati per incrementare la capacità di trasporto via tubo verso nord e dotarci di nuovi rigassificatori”. In questo a giocare un ruolo importante è stata proprio Snam: l’AD sottolinea infatti che “con la nave di Piombino attiva da luglio 2023 e con la prossima entrata in esercizio del terminale di Ravenna, la capacità di rigassificazione complessiva del Paese salirà a 28 miliardi di metri cubi”. E “con i nostri investimenti diamo anche un contributo al Pil: il valore aggiunto che nel 2023 è stato generato dagli investimenti realizzati da Snam sul territorio nazionale equivale a 2,7 miliardi di euro”.
Stefano Venier: ripristinando le aree interessate dagli scavi ne preserviamo la biodiversità vegetazionale e faunistica
Nell’intervista, l’AD Stefano Venier parla anche del primo Transition Plan di Snam: una roadmap “articolata, flessibile e soggetta a futuri aggiornamenti che indica strategie, obiettivi, azioni e risorse con cui guardiamo alle prossime decadi” per arrivare al Net Zero entro il 2050. Sono 26 i miliardi investiti da qui al 2032 “o direttamente collegati alla decarbonizzazione o comunque relativi al consolidamento di un sistema multi-molecola che abiliti la transizione”: già oggi “il 50% del nostro funding è collegato a obiettivi di riduzione delle emissioni”. Gli obiettivi principali includono il Net Positive Impact sulla natura entro il 2027, il 52% degli investimenti allineati alla tassonomia UE entro il 2032 e la neutralità carbonica entro il 2040. Focus sulle emissioni quindi ma anche sulla salvaguardia dell’ambiente e della biodiversità vegetazionale e faunistica nei territori in cui opera: l’obiettivo è “avere cantieri a impatto positivo già entro il 2027”. D’altronde rivestono “un ruolo imprescindibile” anche all’interno del Piano strategico, come Stefano Venier ricorda anche nell’intervista: “Siamo presenti in tutto il Paese con 33mila chilometri di tubi, 4 rigassificatori (più quello di Ravenna in arrivo), 9 impianti di stoccaggio, a cui si aggiungeranno presto i 3 di Edison Stoccaggio, e oltre 700 cantieri attivi su 18 regioni, operando in trasparenza e raccordo con le amministrazioni locali ed esercitando un presidio anche idrogeologico del territorio, che teniamo sotto controllo con asset sempre più intelligenti e piattaforme digitali per la gestione integrata di impianti e processi”.