"Mentre il Governo lavora senza sosta per portare risultati all’Italia, c’è chi prova invano a smontarli. E intanto il mondo torna a puntare su di noi".
Questo è quanto ha scritto oggi la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, per continuare ad alimentare e promuovere la "disinformatia" di regime, cercando di distogliere l'opinione pubblica dalle innumerevoli mancanze e dagli infiniti imbarazzi lei, i suoi ministri e la sua maggioranza... tutta gente che pretende di giustificare l'ingiustificabile fino ad arrivare a sostenere che adesso è giusto e dovuto ciò che in passato loro stessi dicevano essere indecente e scandaloso.
E utilizzando sempre nuovi scandali, Meloni e la pletora di seguaci entusiasti e plaudenti cercano di nascondere lo scandalo precedente, facendo credere di essere vittime di complotti che non esistono e di poteri forti che vogliono destabilizzare il governo... nonostante la presidente del Consiglio sia "culo e camicia" con il nuovo padrone degli Stati Uniti, Donald Trump, e il suo attuale Richelieu, Elon Musk, l'uomo più ricco del mondo.
A tutto questo dobbiamo aggiungere i propagandisti a cottimo (iscritti all'ordine dei giornalisti) che sgomitano per accreditarsi, farsi notare o confermarsi come fedeli sostenitori del verbo meloniano che ora dopo ora ripetono come pappagalli le ultime stupidaggini che la premier ha regalato al popolo, arricchendole con ulteriori assurdità per renderle ancor più credibili.
La comunicazione di un esposto denuncia relativa alla scarcerazione di un criminale libico è diventata così un quasi arresto, mentre si tratta della notifica di possibili reati su cui si dovrà esprimere il Tribunale dei ministri che, al massimo, chiederà al Parlamento di votare per procedere ad un eventuale rinvio a giudizio. Considerando i numeri della maggioranza alla Camera e al Senato, quante possibilità vi sono che Meloni e i suoi ministri possano rischiare di finire a processo per il caso Almasri? Zero.
E allora perché tutto questo teatro? Per consentire a Meloni di alimentare presso i gonzi a cui può far credere qualunque cosa la propria retorica vittimista con cui vuol far credere di essere una santa che lotta contro le forze del male, quando in realtà è solo una povera (post) fascista che ha in testa di far diventare l'Italia come quella auspicata dal MSI di Michelini prima e di Almirante poi... senza dimenticare Licio Gelli.
Meloni dice che lei ha diritto di governare perché l'hanno votata, ma si dimentica di aggiungere - forse perché neppure lo sa - che nell'articolo 1 della Costituzione è scritto che la sua attività deve essere svolta nei limiti del dettato costituzionale: "Anche il governo deve agire nei limiti della legalità. Chi è eletto non può fare ciò che vuole: ci sono diritti fondamentali che sono inviolabili e la magistratura sta lì a garantirli".
Lo ha ricordato a Piazzapulitala la giudice Silvia Albano, di magistratura democratica, in una intervista dove, pacatamente e puntigliosamente, ha smontato, sbugiardato e umiliato la propaganda di regime sul caso Almasri...