La Procura di Parigi ha aperto un'inchiesta giudiziaria relativa al finanziamento della campagna elettorale di Marine Le Pen in occasione delle elezioni presidenziali del 2022. L'inchiesta, avviata il 2 luglio, è stata confermata ufficialmente agli organi di stampa ed è volta a chiarire numerose irregolarità che configurerebbero reati di natura penale: il prestito da parte di una persona giuridica, l'appropriazione indebita di beni da parte di persone che ricoprono una carica pubblica, frode commessa a danno di un ente pubblico, falsificazione e uso di falsi.

L'inchiesta è conseguenza di un rapporto del 2023 della Commission nationale des comptes de campagne et des financements politiques (CNCCFP), che vigila sul limite di spesa imposto dalla legislazione francese ai candidati durante le elezioni. 

Questa vicenda non è un caso isolato per Le Pen e il suo partito, già precedentemente coinvolti in altre controversie legali, come quella relativa ai kit elettorali delle elezioni legislative del 2012, che ha portato a una condanna e una multa di 250.000 euro. 

Inoltre, Marine Le Pen potrebbe non essere l'unica candidata alle presidenziali del 2022 sotto indagine per questioni simili, secondo le informazioni di BFMTV. Questo suggerisce una possibile estensione delle indagini ad altri candidati, sebbene al momento manchino dettagli specifici.