"Seguiamo con grande attenzione i possibili risvolti giudiziari connessi alla vicenda della nave Diciotti e chiediamo che il lavoro dei magistrati della procura di Trapani venga lasciato proseguire senza interferenze".

Questo è ciò che ha dichiarato il presidente dell'ANM Francesco Minisci, rilevando che "per questo motivo ogni richiesta di adozione di provvedimenti dell'autorità giudiziaria, da chiunque provenga, risulta ingiustificata e non in linea con i principi di autonomia e indipendenza fissati dalla Costituzione, cui tutti devono attenersi".

La dichiarazione del presidente dell'Associazione Nazionale Magistrati è a seguito della vicenda dei 67 migranti sbarcati ieri a Trapani, perché non vi siano interferenze sul lavoro di quei magistrati.

Ogni riferimento al ministro dell'Interno non è per nulla casuale e assolutamente voluto.

E sullo stesso argomento, a Salvini si è rivolto anche il segretario del Partito Democratico Maurizio Martina, chiedendone le dimissioni, un'intervista radiofonica: "Di fronte all’incapacità del ministro dell’Interno di assolvere al suo compito, senza ogni volta buttarla in propaganda e provocare, Salvini dovrebbe dimettersi per il bene del Paese. Perché se sei impegnato in una vicenda così delicata non puoi sempre fare sceneggiate. Come pensa di governare situazioni come queste? A colpi di tweet e di Facebook?

Vorrei discutere concretamente di quello che sta accadendo e non della provocazione di giornata di Salvini. Se mettiamo in fila le cose dette in queste settimane, ci accorgiamo che l'Italia non è più sicura, ma più isolata. E se guardiamo i dati, il numero delle morti in mare rispetto alle partenze sono aumentate ed è un dato preoccupante."

Ma quelle di Martina sono parole inutili e di certo Salvini non sta a preoccuparsi del fatto di avere competenza o meno nell'impedire o concedere sbarchi o nel promuovere l'avvio di un'indagine giudiziaria. Non sono questi gli argomenti su cui il "suo" elettorato sia in grado di riflettere.

Ma tanto per non lasciar spazio a dubbi, ecco già che Salvini promuove il nuovo caso all'attenzione della propaganda: "un altro barcone con 450 CLANDESTINI ha ripreso a navigare in direzione Italia"... 


Ormai, questa è la hit dell'estate.