Le dichiarazioni della Lega il 30 marzo. Nell'ordine:

Matteo Salvini (a fine mattinata): "Sondaggio La Stampa: 94 italiani su 100 dicono NO all'invio di truppe in Ucraina. Sacrosanto. Per la Lega, le priorità sono ospedali, scuole, stipendi e sicurezza degli Italiani, non eserciti europei o spese folli e inutili per proiettili e bombe, che allontanano una Pace necessaria".

Armando Siri (a seguire):"L'Unione Europea chiede di munirsi di un kit di sopravvivenza in caso di “imminenti escalation”, ma attacca Trump, l'unico che sta mettendo in atto una grande operazione di pace nel nostro continente.Quello di Bruxelles è un atteggiamento totalmente irresponsabile. La Lega dice no a qualsiasi tipo di guerra".

Lega Salvini premier: "BRIVIDI A BRUXELLES. A picco la fiducia degli italiani nella UE: secondo il sondaggio Demopolis pubblicato da Il Tempo, oggi solo il 38% degli italiani si fida dell'Unione Europea, in netto calo rispetto al 44% del 2022. Chissà perché... "

Armando Siri: "Gli italiani vogliono la PACE, ma l'Europa, tra un po', ci chiederà più tasse e più sacrifici per armarsi fino ai denti e per arrivare poi sulla scena del conflitto quando è tutto finito. Così le armi le accatasteremo poi da qualche parte, proprio come le dosi di vaccino, le mascherine e i banchi a rotelle".

Lega Salvini premier: "UE, LA LEGA: INIZIATIVA DEI PATRIOTI PER DIRE NO AL PIANO DA 800 MILIARDI DELLA TEDESCA VON DER LEYEN. La Lega è pronta a proporre agli alleati dei Patrioti una iniziativa per invitare la Presidente tedesca della Commissione Ue, Ursula Von der Leyen, a rivedere il progetto da 800 miliardi di euro per la difesa: i cittadini europei meritano investimenti per lavoro, sanità e sicurezza interna. Non servono né maxi-investimenti per comprare munizioni, né un piano per il riarmo nato già morto. La Lega auspica un ampio e approfondito dibattito in Aula, dibattito che la tedesca Von der Leyen vuole evitare a tutti i costi".

La Lega è uno dei tre partiti (Noi Moderati è ininfluente) che sostiene il governo Meloni e Matteo Salvini è uno dei due vicepremier.

Queste dichiarazioni sono state rilascisate dopo che ieri la presidente del Consiglio Giorgia Meloni aveva aperto il suo intervento al congresso di Azione dichiarando che "le spese in difesa e sicurezza sono il prezzo della tua libertà".

Un messaggio chiaro e netto per legittimare il piano Rearm Europe, annunciato da Ursula von der Leyen per rafforzare le spese militari degli Stati membri.

"Se chiedi a qualcuno di garantire la tua difesa - ha poi sottolineato Meloni -, devi sapere che quel qualcuno non lo farà gratis. Devi sapere che gli interessi di quel qualcuno su qualsiasi tavolo varranno più dei tuoi".

Il riarmo europeo però non è solo una questione di sicurezza, ma una scelta politica, con un prezzo che per l'Italia potrebbe arrivare fino a 120 miliardi di euro. Una cifra enorme, che non potrà non impattare con la riduzione della spesa sociale, già adesso insufficiente, con tutto quel che ne consegue.

A meno che Meloni e Salvini non pronuncino frasi a caso così tanto per dar aria alla bocca, visti i personaggi non è un'ipotesi da escludere, si deve intendere che adesso non esiste più una maggioranza a supporto dell'attuale governo.