Alla Camera, oggi, Meloni era praticamente allo sbando: ha detto di non riconoscere il manifesto di Ventotene, si è di nuovo disinteressata del genocidio in atto in Palestina ad opera degli ebrei israeliani, mentre sull'Ucraina ha detto di non aver mai parlato di vittoria quando nel 2023 non faceva altro che parlare di vittoria... Adesso dice che il conflitto durato tre anni è servito a Trump per negoziare una pace... che lei ovviamente approva e promuove, senza neppur sapere di cosa si tratti.
Ma la cosa ancor più incredibile è che lei approvi il piano di riarmo dell'UE, mentre la Lega da inizio giornata dica l'esatto contrario.
Matteo Salvini: "A Bruxelles con il gruppo della Lega al Parlamento europeo per ribadire un concetto chiaro: NO a eserciti comuni o riarmi europei; SÌ alla sicurezza interna, alla difesa dei confini e alla Pace".
Il leghista Borghi alla Camera: "Esercito comune? Soldati italiani in Ucraina? Riarmo europeo? No, grazie".
Sempre alla Camera il capogruppo della Lega Riccardo Molinari: "Il piano di riarmo europeo, arriva dopo tre anni in cui abbiamo sostenuto l'Ucraina dal punto di vista militare, per poter arrivare a una trattativa. Ci hanno accusato di essere filo-russi, oggi che abbiamo Trump che finalmente sta avviando un tavolo di pace, vediamo quei leader europei che ora dopo non aver fatto nulla vogliono sedersi a quel tavolo. Quale sarebbe l'emergenza del riarmo, oggi, per mettere in piedi un piano da 800 miliardi? Sospetto che dietro al piano europeo c'è l'interesse tedesco, non c'è tanto da capire, mi pare tutto abbastanza chiaro".
Naturalmente, la Lega voterà ugualmente ciò che a parole dice di non condividere per cui, formalmente, il governo Meloni continuerà ad avere una maggioranza.
Il problema a questo punto, è sapere, da parte degli italiani, a chi dare ascolto. Meloni e FdI sul riarmo europeo sostengono una posizione, mentre Salvini e la Lega, dicono che sostengono una posizione esattamente opposta. A chi credere? E come, su tali basi, un governo può andare avanti?
I due leader e i loro partiti, invece, sono perfettamente d'accordo su Trump... sulle minacce, sulla limitazione delle libertà, sui dazi e persino sulle guerre. Per Meloni e Salvini Trump è un pacifista! Stanno parlando di uno che ha ripreso a bombardare lo Yemen, ha dato il proprio consenso allo Stato ebraico di riprendere a bombardare Gaza fornendogli bombe e aerei e minaccia l'Iran di raderlo al suolo.
Questo, allo stato dei fatti, è la fotografia attuale del Governo Meloni, un governo diviso, concorde solo nel definire sensate e opportune le bestialità che Trump di giorno in giorno annuncia o mette in atto.