È del Brugge tutto il primo quarto d’ora di gioco, con i padroni di casa molto aggressivi che al 15’ passano in vantaggio con Jutglà. 

Superata la mezzora il Bruge abbassa il ritmo e la formazione di Gasperini si affaccia con maggiore regolarità nella metà campo avversaria e al 41’ con Pasalic trova la rete del pari.

Nella ripresa ancora un avvio deciso del Bruges che si rende pericoloso al 54’: iniziativa di Talbi che crossa da destra, arriva De Cuyper che manda la palla fuori di poco alla sinistra di Rui Patricio. All’ora di gioco sono 319 i passaggi completati dai belgi contro i 246 dell’Atalanta: troppe le palle perse per gli uomini di Gasperini.

Al 66’, al termine di una lunga azione offensiva nella quale gli orobici trovano molte difficoltà a sfondare la difesa avversaria, Samardzic, solo davanti a Mignolet, conclude a lato.

Il ritmo della gara rallenta e diminuiscono le conclusioni a rete per entrambe le squadre. All’80’ il possesso palla è 53% per la squadra di Hayen. 

Occasione del vantaggio per i nerazzurri all’82’ con De Ketelaere che calcia al volo dai dieci metri, ma il portiere belga la devia in angolo.

Ultimi 5’ di partita con la Dea che prova un timido pressing.

Al 2’ minuto di recupero un incredibile calcio di rigore fischiato per un atterramento che è una evidente simulazione. Semplicemente scandaloso.

Il ritorno, al Gewiss Stadium di Bergamo, sarà tra una settimana: martedì 18 febbraio.

Il commento di Gasperini:

"L'arbitro ci ha spiegato la decisione? La deve spiegare a tutto il calcio, mica a noi. Prima in Europa non si fischiavano questi contatti? Dall'Italia stiamo contagiando tutto il calcio, che va in una direzione diversa da quello che è. Tutti i protagonisti hanno un’idea completamente diversa sui falli di mano, ma soprattutto sui contatti, che sono diventati il vero dramma. Ormai i calciatori simulano di continuo, si buttano, urlano subito, amplificano con la speranza di rubacchiare un giallo o un rigore. Siamo lontani dallo spirito dal calcio, che va in una direzione guidata da pochi, ma non so da chi. Di sicuro non mi piace quello che sta diventando, non le conosco più le regole di questo sport. Si sta eliminando il contatto o non lo si distingue, ora toccherà correre e saltare come i pinguini. Regolamento e arbitraggi sono oggi distanti da quello che sostengono i calciatori, ormai è uno sport diverso da quello che è stato per secoli"."Nel ritorno ci vorrà un'impresa per vincere 2-0, non dobbiamo lascarli palleggiare col portiere. Oggi abbiamo fatto male primi 30 minuti, ma nel secondo tempo le migliori occasioni sono state le nostre".