L'Inter di Simone Inzaghi ha conquistato la semifinale di Champions League grazie al 2-2 conquistato a San Siro contro il Bayern Monaco, ribaltando l'iniziale svantaggio e resistendo all'assalto finale dei tedeschi. Un risultato che, unito al successo dell'andata, regala ai Nerazzurri una sfida epica contro il Barcellona, nella corsa verso la finale di Wembley.
Il Bayern parte aggressivo, cercando subito il gol con Müller e Olise, ma l'Inter reagisce. Le prime emozioni arrivano da entrambe le parti: Dimarco prova a sorprendere Urbig, mentre Bastoni salva su Olise in una delle azioni più pericolose del primo tempo. I Nerazzurri si fanno vivi con un cross di Dimarco e una girata di Acerbi, sfiorata da Thuram, e con un missile di Çalhanoğlu dalla distanza, che sfiora l'incrocio. I tedeschi, però, non mollano: Sommer blocca tutto, mantenendo lo 0-0 fino all'intervallo.
Al 52', Harry Kane spezza l'equilibrio: un diagonale perfetto che supera Sommer regala l'1-0 al Bayern. La risposta dell'Inter è immediata: Thuram cerca il pari, ma Urbig para. Müller spreca un'occasione d'oro, e scatta la regola del gol sbagliato, fol preso. Al 58', è Lautaro Martínez ha mettere in rete un cross da corner: 1-1. Tre minuti dopo, ancora su corner, Benjamin Pavard stacca di testa con autorità, ribaltando il risultato: 2-1.
I tedeschi sembrano crollare, ma a sorpresa Eric Dyer, su un altro corner, firma il 2-2 all'83', riaccendendo la speranza per i tedeschi. Gli ultimi minuti sono un assedio al campo interista, con il Bayern lanciato in avanti in cerca del miracolo. L'Inter, però, difende con cuore e organizzazione, inchiodando il risultato e celebrando la qualificazione.
Nell'altra semifinale al Bernabéu, l'Arsenal ha eliminato il Real Madrid con un indiscutibile 2-1 e dopo 16 anni vola in semifinale di Champions League. I Gunners, già dominatori all'andata in Inghilterra, non lasciano scampo ai campioni in carica, imponendo ritmo, concretezza e personalità dall'inizio alla fine.
Sul prato di Chamartín si ripete lo stesso copione dell'Emirates: l'Arsenal parte deciso, compresso in pressing alto e rapido nelle ripartenze. Bukayo Saka, motore offensivo costantemente pericoloso, colpisce un palo e costringe Courtois a un intervento plastico prima di conquistarsi il rigore – poi fallito con uno “scavetto” troppo lezioso. Il vantaggio mancato avrebbe potuto riaprire la partita, ma l'approccio dei londinesi resta impeccabile, prova di nervi saldi e determinazione granitica.
Dall'altra parte il Real Madrid non solo non riesce mai a trovare il varco giusto, ma mostra divisioni tattiche: Tchouaméni fatica a incidere, Valverde avanza e lascia buchi in mediana, mentre Ancelotti, dopo un primo tempo privo di segnali concreti, è costretto a una tripla sostituzione che non produce gli effetti sperati.
Dopo il rigore fallito, arriva però anche la riscossa di Saka: dopo un'azione corale impreziosita da Rice e Ødegaard, Merino serve lo stesso Saka in profondità e il numero 7, implacabile, supera Courtois con un altro cucchiaio (stgavolta riuscito). È il gol che spezza definitivamente le gambe al Real e certifica la superiorità tecnica e mentale degli ospiti.
Il momentaneo 1-1 firmato da Vinícius Júnior – bravo a rubare palla a Saliba e a beffare Raya – resta un episodio isolato. L'Arsenal, guidato da un solido Rice a centrocampo e perfettamente orchestrato da Ødegaard, chiude i conti in pieno recupero con Martinelli: Merino lancia in contropiede l'ex Flamengo che non indugia e firma il definitivo 1-2 con un preciso diagonale, consegnando ai suoi l'accesso alle semifinali con il punteggio complessivo di 5-1.
In semifinale, lArsenal incontrerà il Paris Saint-Germain.
Questo il calendario degli incontri di semifinale che inizieranno alle 21:
ANDATA
Martedì 29 aprile
Arsenal - Paris
Mercoledì 30 aprile
Barcelona - Inter
RITORNO
Martedì 6 maggio
Inter - Barcelona
Mercoledì 7 maggio
Paris - Arsenal