Come preannunciato ieri, venerdì Hassan Nasrallah, la guida del gruppo islamico libanese Hezbollah, ha tenuto un discorso, il primo dal 7 ottobre, sul conflitto in atto tra Hamas e Israele.

Per prima cosa, Nasrallah ha reso omaggio ai "martiri caduti" di Hezbollah e degli altri gruppi che combattono Israele, nonché ai civili uccisi.

“Inizio offrendo le mie più sentite condoglianze alle famiglie dei caduti qui in Libano, e allo stesso tempo ci congratuliamo con voi perché i vostri cari hanno raggiunto l'onore del martirio".

Le condoglianze sono state estese anche alle famiglie delle persone uccise a Gaza e nella Cisgiordania occupata, comprese quelle uccise durante l'Alluvione di Al-Aqsa condotta da Hamas nel sud di Israele.

"[Quella in corso] si tratta di una battaglia senza soluzione di continuità a livello umano, etico e religioso. È la cosa più evidente, la più onesta e la più nobile”.

"La nostra vera forza risiede nella nostra ferma convinzione, nella nostra incrollabile convinzione, nella nostra devozione e impegno per la causa. ...Dobbiamo rendere omaggio alle…forti e coraggiose mani irachene e yemenite che ora sono coinvolte in questa guerra santa.Doveva verificarsi un evento importante che scuotesse l'entità usurpatrice ed i suoi sostenitori a Washington e Londra ed è allora che ebbe luogo la benedetta operazione del 7 ottobre. La grande operazione Al-Aqsa è stata decisa e attuata al 100% da palestinesi. La segretezza assoluta è ciò che ne ha assicurato il successo. Non ci ha disturbato l'occultamento da parte di Hamas del piano di attacco del 7 ottobre.Le condizioni in Palestina negli ultimi anni sono state estremamente dure, soprattutto con questo governo estremista, sciocco, stupido e selvaggio.L'attacco del 7 ottobre  ha provocato un terremoto [in Israele]. Ha ripercussioni strategiche ed esistenziali e lascerà i suoi effetti sul [suo] presente e sul [suo] futuro.Ciò che è accaduto conferma che l’Iran non esercita alcuna tutela sulle fazioni della resistenza e che i veri decisori sono i leader della resistenza.Non è nemmeno iniziato nulla e vediamo i paesi di tutto il mondo inviare i loro presidenti, i loro ministri, i loro generali, i loro arsenali, i loro miliardi per sostenere questa entità illegittima".

Nasrallah sostiene che l'operazione di Hamas ha stabilito una nuova fase storica nella battaglia con Israele, definendola giusta, saggia e coraggiosa, per aggiungere poi che è arrivata al momento giusto e che, adesso, uno dei più grandi errori di Israele è quello di aver fissato degli obiettivi che non può raggiungere.

Per Nasrallah, Israele può riprendersi i prigionieri detenuti a Gaza attraverso dei negoziati, facendo anche presente che ciò che sta accadendo a Gaza mostra la stupidità e l'incapacità di Israele che sta uccidendo donne e bambini e donne.

Il leader di Hezbollah definisce Israele "fragile", sottolineando che dopo un mese intero non ha conseguito un solo obiettivo militare, accusando di essere interamente responsabili della guerra a Gaza gli Stati Uniti, di cui Israele sarebbe semplicemente uno strumento esecutivo.

Nasrallah ha descritto ciò che sta accadendo a Gaza come una battaglia decisiva che non assomiglia alle guerre precedenti, chiedendo che tutti si assumano le proprie responsabilità, indicando due obiettivi: il primo è fermare il conflitto a Gaza e il secondo è che Hamas vinca questa guerra. 

Come? Il capo di Hezbollah non lo ha detto, dichiarando però che i Paesi arabi e musulmani dovrebbero lavorare insieme per fermare quanto accade a Gaza, per poi aggiungere che "il nemico" minaccia il Libano e i libanesi mentre sta affondando nelle sabbie della Striscia.

Hezbollah è entrato in battaglia l'8 ottobre, il giorno dopo che Hamas ha lanciato il suo attacco a sorpresa nel sud di Israele, ha detto Nasrallah, aggiungendo che lo scontro a fuoco quotidiano con le forze israeliane lungo il confine con il Libano potrebbe sembrare modesto ma è molto importante, definendolo senza precedenti dal 1948 e a seguito del quale finora sono stati uccisi 57 miliziani. Poi, ha dichiarato che con l'intensificarsi degli scontri al sud del Libano, Hezbollah ha costretto Israele a mantenere parte delle sue forze al nord, invece che a Gaza o in Cisgiordania.

Poi, in base a ciò che accadrà a Gaza, l'attuale situazione potrebbe avere un'ulteriore escalation, senza escludere alcuna possibilità. Per il leader di Hezbollah sostiene che chi vuole impedire una guerra regionale deve fermare rapidamente la guerra nella Striscia di Gaza.


Il conflitto a Gaza si interromperà? No.

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha escluso un cessate il fuoco temporaneo nonostante la crescente pressione occidentale per una pausa umanitaria per consentire l’ingresso di aiuti umanitari all'interno della Striscia.

In una dichiarazione dopo l’incontro con il Segretario di Stato americano Blinken, arrivato venerdì per una nuova missione in Medio Oriente, Netanyahu ha affermato che Israele continuerà ad avanzare con tutto il potenziale offensivo a sua disposizine e rifiuta un cessate il fuoco temporaneo che non includa il ritorno degli ostaggi.

Nell'attacco del 7 ottobre, Hamas ha preso in ostaggio circa 240 persone uccidendone quasi 1.400. Fino ad oggi sono oltre 9.200 i civili palestinesi di Gaza morti a causa dei bombardamenti israeliani.