Quella di Leclerc al GP di Spagna si poteva tranquillamente definire una marcia trionfale... finché è durata. Il pilota della Ferrari, infatti, partito in testa, è sempre rimasto al comando della gara anche dopo il cambio gomme, tanto era superiore la sua vettura rispetto al resto dei concorrenti. Grazie alle modifiche apportate al fondo della monoposto, stavolta non si è registrato alcun decadimento delle gomme. Anzi, è accaduto l'esatto opposto. La Ferrari ha continuato a fare ottimi tempi mentre gli altri avevano dovuto cambiare i pneumatici già da alcuni giri. Poi, al 28° giro, praticamente quasi a metà gara, è accaduto l'impensabile con il motore che ha avuto un problema improvviso e lo ha costretto a ritirarsi.

In quel momento Verstappen (Red Bull), che in precedenza era andato nella ghiaia per un testacoda, lottava inutilmente, per un problema all'ala posteriore che faceva i capricci e non si apriva in zona DRS, contro Russell (Mercedes) che non concedeva nulla al pilota olandese, tanto da riuscire a tenerlo dietro per ben 19 giri.

Alla fine la Red Bull ha giocato la carta della strategia (anticipando il cambio gomme per Verstappen) e quella delle gerarchie di squadra (facendo poi cedere la posizione a Perez), consentendo a Verstappen di portarsi in testa e permettendogli di vincere la gara senza troppi patemi, anche se Perez, arrivato poi secondo, via radio ha fatto capire di non essere soddisfatto dei diktat ricevuti dal team.

Dietro alle due Red Bull potevano finire le due Mercedes di Russell e Hamilton. Il primo ha sempre gareggiato per il podio, mentre l'ex campione del mondo ha dovuto fare una gara di rincorsa fin dal primo giro. Infatti, dopo il via, un contatto con Magnussen lo costringe ad andare ai box per una foratura e ripartire dall'ultima posizione. Nonostante ciò, Hamilton recupera posizioni su posizioni e a tre giri dal traguardo è addirittura quarto, quando dal box gli chiedono di alzare il piede dall'acceleratore perché altrimenti non avrebbe avuto il carburante necessario per arrivare al traguardo. Così, Hamilton finisce quinto, mentre quarto taglia il traguardo Sainz con l'altra Ferrari, autore di una gara ancora una volta sfortunata.

Partito male, lo spagnolo va in testa coda alla curva 4, la stessa in cui anche Verstappen avrà successivamente lo stesso problema. Quindi, fin dai primi giri Sainz è sempre rimasto lontano dal podio e non ha mai avuto alcuna possibilità di limitare, per la rossa, la delusione per la mancata vittoria di Leclerc.

Bottas (Alfa Romeo), Ocon (Alpine), Norris (McLaren), Alonso (Alpine) e Tsunoda (Alpha Tauri) completano la classifica dei piloti andati a punti.

Con la nuova vittoria, Verstappen si porta in testa al mondiale con 110 punti, mentre Leclerc è comunque secondo a 104, terzo Perez a 85. 

Tra una settimana ritroveremo la Formula 1 a Montecarlo, con una Ferrari più che competitiva (a meno che i problemi di affidabilità non diventino sistemici), una Mercedes che sembra rinata e una Red Bull che potrebbe iniziare ad avere problemi all'interno del team, con Perez che potrebbe decidere di rivendicare il diritto di non continuare a fare la seconda guida a favore di Verstappen.