A margine della riunione programmata al Mise, anticipata a questo lunedì, per discutere del destino dei dipendenti della Mercatone Uno dichiarata fallita alla fine della settimana passata, Luigi Di Maio ha commentato, per la prima volta da ieri sera il risultato del Movimento 5 Stelle alle elezioni europee:

«Voglio iniziare stamattina ringraziando i 4 milioni e mezzo di italiani che hanno votato M5s e ringrazio anche chi non ci ha votato perché dal loro comportamento noi impariamo e prendiamo una bella lezione.

Ho sentito Conte. Nel pomeriggio ci sarà un vertice di governo perché adesso bisogna lavorare ai provvedimenti promessi agli italiani. Portiamo avanti il governo con lealtà al nostro principale alleato... che è il contratto di governo. Il contratto di governo non si cambia e lo tuteleremo: saremo argine.»

Dopo essere riuscito in 12 mesi nella incredibile operazione di ribaltare il consenso elettorale ottenuto alle politiche del 2018, raggiungendo oggi il risultato ottenuto un anno fa dalla Lega che adesso ha raddoppiato i propri voti, invece di annunciare le proprie dimissioni irrevocabili da capo politico dei 5 Stelle, Luigi Di Maio ha detto di aver sentito tutti coloro che rappresentano le anime del M5S, Grillo, Casaleggio, Di Battista e Fico e che nessuno di loro gli ha chiesto le dimissioni.

In compenso, però, allo 20 di stasera a Montecitorio si terrà un'assemblea congiunta dei gruppi parlamentari di Camera e Senato dei 5 Stelle. Chissà che non vengano novità dopo tale riunione.



Di Maio ha poi confermato la volontà di andare avanti con l'attuale esperienza di governo, così come qualche ora fa aveva già detto Salvini. Entrambi hanno ribadito che rimarranno fedeli e coerenti al contratto e non saranno loro a venir meno alla parola data. Ma sarà così?

Salvini ha la possibilità, visto il trend positivo per la Lega, di passare all'incasso andando al voto il prima possibile, prima di presentare la prossima legge di bilancio che potrebbe scontentare gli italiani, i mercati e l'Europa e che non sarebbe certo un mezzo per acquisire consensi.

I 5 Stelle, anche in questo caso considerato il trend, invece negativo, sia che accettino di continuare l'esperienza di Governo (che finirebbe per essere al traino della Lega), sia che vadano di nuovo alle urne. risulterebbero comunque penalizzati, con il rischio di veder erodere ulteriormente il loro consenso.

È necessario, quindi, da parte loro una mossa che possa rilanciarli... ma quale? E potrebbe poi essere Di Maio la persona in grado di metterla in atto?