“Il giudizio di S&P premia la serietà dell’approccio del governo italiano alla politica di bilancio. Nel clima generale di incertezza, prudenza e responsabilità continueranno a essere la nostra linea di azione”.

Così il ministro dell’Economia e delle finanze, Giancarlo Giorgetti, saluta il giudizio espresso dall’agenzia di rating Standard & Poor's che ha alzato il giudizio sull'Italia a BBB+ da BBB con outlook stabile. 

Giustamente, Giorgetti esulta... sarebbe assurdo il contrario.

Vediamo allora per quale motivo S&P ha migliorato il proprio giudizio sull'Italia (post) fascista di Giorgia Meloni. Lo riprendiamo dall'Ansa: 

"Il governo della premier Giorgia Meloni, fra i più longevi della recente storia italiana, gode di un solido sostegno pubblico. Beneficia inoltre di una maggioranza parlamentare stabile e di limitate minacce di opposizione, il che rende probabile la sua permanenza al potere fino al 2027. Questa continuità politica ha contribuito a preservare la stabilità dei mercati finanziari e sostenere progressi costanti".  ...Il voto arriva dopo il calcoli del nuovo Documento di finanza pubblica improntati alla cautela... Il quadro macroeconomico tendenziale tracciato nel Dfp fissa il Pil al +0,6% quest'anno e al +0,8% sia nel 2026 che nel 2027, riducendo quindi le stime elaborate in autunno nel Psb (+1,2% per quest'anno, +1,1% il prossimo e +0,8% nel 2027) e allineandole a quella della Banca d'Italia.

In pratica, S&P giustifica il suo giudizio positivo solo perché il governo sarebbe stabile, non minacciato dalle opposizioni, e tale stabilità favorirebbe gli investimenti in borsa! Alla faccia delle capacità di giudizio! E gli investitori esteri dovrebbero comprare i titoli del debito pubblico italiano su argomenti che possono essere riassunti tranquillamente con il termine "puttanate"?

Il governo Meloni, progressivamente, sta comprimendo la libertà di parola in Italia. Un partito della sua maggioranza controlla quasi metà dei mezzi di diffusione radiotelevisivi, l'altra metà è controllata da un'azienda pubblica, a sua volta sotto il controllo dell'esecutivo che impedisce di adeguarne la gestione alle nuove direttive imposte dall'Europa. Per questo gli italiani dovranno pagare una multa per consentire a Meloni di continuare a farsi propaganda. Sapendo il disastro economico di cui è responsabile, la maggioranza ha anche varato un dl per poter minacciare il carcere a chiunque oserà protestare.

Quale disastro? Gli stipendi sono i più bassi d'Europa e non devono crescere, il milione di posti di lavoro di cui si riempie la bocca Meloni corrisponde a dei lavoretti di poche ore probabilmente svolti dalle stesse persone per cercare di sbarcare il lunario, l'imposizione fiscale è aumentata di un punto percentuale negli ultimi dodici mesi, le pensioni sono aumentate di un euro al mese, le bollette sono raddoppiate e i prezzi del carrello della spesa hanno ripreso a crescere. 

Basta questo? No. Il governo non ha uno straccio di piano per lo sviluppo industriale del Paese e non è neppure in grado di convincere le aziende a investire sui crediti d'imposta, a causa di una legge scritta con i piedi. Così la produzione industriale è in caduta libera costante da due anni, con il governo che campa sui soldi del PNRR... che non riesce neppure ad investire, con la scadenza delle opere prevista entro il 2026. Di sanità e giustizia è inutile parlare... possono essere riassunte come disastrose, salvo rarissime eccezioni.

Infine, per quanto riguarda la presunta unità nella maggioranza di governo, questa può essere dimostrata dal voto sul riarmo dell'Europa dove Fi, FdI e Lega hanno tre posizioni completamente diverse.

E nonostante tutto questo, S&P migliora il giudizio sul debito pubblico italiano?

Nell'inchiesta su Moody's, ai pm di Trani, Mario Draghi dichiarò:

"Bisogna fare a meno delle agenzie di rating: sono altamente carenti e discreditate".