"Il primo ministro Benjamin Netanyahu, ieri sera, ha parlato con il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump e lo ha ringraziato per il suo contributo nel favorire il rilascio degli ostaggi e per aver aiutato Israele a porre fine alle sofferenze di decine di ostaggi e delle loro famiglie.Il Primo Ministro ha chiarito che è determinato a restituire tutti gli ostaggi con qualsiasi mezzo e ha elogiato il Presidente eletto degli Stati Uniti per le sue dichiarazioni secondo cui gli Stati Uniti collaboreranno con Israele per garantire che Gaza non diventi mai un rifugio per il terrorismo.I due hanno concordato di incontrarsi presto a Washington per discutere di questa e di altre questioni importanti.Il primo ministro Netanyahu ha poi parlato con il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, ringraziandolo per il suo aiuto nel portare avanti l'accordo sugli ostaggi".

Nella nota diffusa dall'Ufficio del premier israeliano traspare la scala dei valori con cui Netanyahu classifica l'importanza da assegnare a Trump e Biden. Il guaio, però, è che, oltre a Biden, anche Trump si è assegnato la paternità dell'accordo con Hamas annunciato giovedì sera. 

Un aspetto da sottolineare perché il presidente eletto potrebbe non gradire l'anticipato dietrofront dello Stato ebraico sull'accordo raggiunto con Hamas. 

A riprova di quanto accaduto nei mesi scorsi, il governo israeliano sembra averci ripensato. Infatti, la riunione prevista questa mattina per discutere e votare l'accordo, è stata posticipata. L'ufficio del premier, ufficialmente, ha affermato che il ritardo è dovuto alla definizione di dettagli non ancora definiti... fino ad arrivare ad incolpare Hamas che non avrebbe ancora accettato le condizioni pattuite.

Non ufficialmente, Netanyahu non avrebbe ottenuto ancora il via libera da uno dei due estremisti del suo governo, il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich, che minaccia di togliere al governo l'appoggio del suo gruppo parlamentare.

Dopo che la riunione prevista del gabinetto israeliano è saltata, non è stata ancora comunicata data e ora di una nuova riunione. Il capo del Mossad David Barnea e il team negoziale israeliano sono ancora a Doha.

Il funzionario di Hamas Izzat Al-Rishq, in una dichiarazione ripresa anche dal New York Times, ha affermato che il movimento è impegnato a rispettare l'accordo di cessate il fuoco annunciato dai mediatori.

Dopo essersi preso gioco di Biden, Netanyahu riuscirà a prendersi gioco anche di Trump?

Dopo l'annuncio del cessate il fuoco, la Protezione civile di Gaza ha registrato 71 civili morti e più di altri 200 feriti. Nel numero dei morti si contano 19 bambini e 24 donne. Anche questa mattina i caccia del morale esercito dello Stato ebraico stanno continuando ad effettuare violenti bombardamenti su varie aree della Striscia.