Con riferimento a quanto apparso in data 1 marzo 2018 sulle pagine de Il Sole 24 Ore, F.C. Internazionale Milano S.p.A. tiene a precisare che il bilancio di esercizio e consolidato contengono una serie di dati ed informazioni integrative rispetto a quelle riportate nell'articolo, previste dal Codice Civile e dalle norme di legge e regolamentari in materia di bilancio di società di calcio che dimostrano come le considerazioni esposte nell'articolo stesso siano fuorvianti nei fatti e nelle interpretazioni ledendo l'immagine del club che quotidianamente opera nel rispetto delle leggi italiane e delle norme regolamentari applicate dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio.

Il bilancio chiuso lo scorso 30 giugno, approvato prima dagli organi societari competenti e poi dalla assemblea dei soci ha superato la verifica della Co.Vi.So.C.

Il Club considera di primaria importanza il rispetto della legge e delle normative sulla predisposizione dei bilanci e tutelerà il proprio operato e la propria immagine in tutte le sedi opportune e competenti allo scopo di riconfermare che l'informativa finanziaria contenuta nel bilancio, nota integrativa e relazione sulla gestione è trasparente e veritiera.


Con questo comunicato pubblicato poche ore dopo l'uscita dell'articolo in cui il quotidiano di Confindustria si chiedeva perché l'Inter non avesse ancora portato i libri in tribunale, la società nerazzurra ha voluto tranquillizzare i propri tifosi sulla consistenza finanziaria del club a pochi giorni dal derby che la vedrà opposta al Milan, l'altra squadra milanese e cinese che non gode, anch'essa, di un ottimo stato di forma finanziario, anche se i risultati sportivi ultimamente sono molto più confortanti che all'inizio della stagione.

Quali sono i problemi dell'Inter? Sia i debiti accumulati nelle gestioni passate e racchiusi in un "bond" da 300 milioni recentemente rifinanziato da Goldman Sachs, che l'assetto societario del club.

I soci principali sono Suning e Erick Thohir, con quest'ultimo che detiene il 31% delle quote. Per ridurre l'indebitamento dell'Inter, Suning, che i soldi finora li ha messi, dovrebbe effettuare i prossimi finanziamenti come aumento di capitale. In quel caso, però, anche il socio Thohir sarebbe costretto a fare altrettanto, in percentuale alla quota da lui posseduta.

Thohir, però, non vuole cacciare altri soldi per l'Inter e, al tempo steso, non vuole neppure che Suning effettui un aumento di capitale che diminuirebbe la quota delle sue azioni ed il conseguente valore complessivo.

Quindi, se Suning vuole supportare il proprio investimento, deve finanziare l'Inter facendo aumentare in bilancio la voce dei debiti verso soci e quella generale del passivo. L'altra possibilità sarebbe quella di liquidare Thohir acquistando da lui il 31% della società. Ma in quel caso, Suning dovrebbe destinare molti soldi a Thohir, togliendoli alla disponibilità della squadra.

Insomma, i cinesi sono ostaggio di un indonesiano. E che siano forse questi i problemi all'origine delle scelte della campagna acquisti di gennaio, dove era previsto un rafforzamento ella squadra avvenuto però solo parzialmente, è molto probabile. Ed è pure molto probabile che tali problemi si possano ripresentare anche nella sessione estiva.

A questo punto sarebbe però difficile spiegarlo ai tifosi - soprattutto nel caso in cui anche questa stagione finisse per concludersi nell'anonimato di metà classifica - sia da parte di Suning ed in particolar modo da parte di Thohir.