Xi Jinping e Donald Trump si sono parlati per telefono. Nel corso della telefonata, che secondo i cinesi sarebbe stata fatta da Trump, la Cina ha ribadito il proprio impegno per la denuclearizzazione della penisola coreana, oltre a quello del mantenimento della pace, auspicando il dialogo per la risoluzione dell'attuale stato di tensione.

Le fonti diplomatiche cinesi che hanno commentato la concersazione non si sono però dimenticate di sottolineare quanto potrebbero essere gravi le conseguenze di un'azione militare.

Nel frattempo, mentre continuano a mantenere calda la pista siriana con nuove dichiarazioni che accusano la Russia di aver coperto Assad nell'attacco aereo di Iblid, gli USA sembra vogliano cercare di attenuare la gravità della minaccia della missione in Corea con l'annuncio di una esercitazione congiunta tra la flotta che fa capo alla Carl Vinson e la Marina giapponese.

Con questo mezzo, Trump si crea una scusa per l'intevento della forza navale inviata nell'area. Il gruppo da battaglia che fa capo alla Carl Vinson adesso ha una giustificazione per la sua presenza nelle vicinanze della penisola coreana.

Inoltre, quanto siano bellicose le intenzioni statunitensi è tutto da stabilire. Infatti, gli USA non hanno diramato nessun dispaccio di evacuazione ai cittadini americani presenti nell'area (Corea del Sud e Giappone).

L'ultima annotazione riguarda sempre la possibilità dell'ennesimo test missilistico nord coreano. Il 13 aprile 2012 la Corea del Nord lanciò un razzo a lungo raggio che trasportava un satellite, per celebrare l'anniversario della nascita del presidente fondatore della Corea del Nord Kim Il Sung. Adesso ci troviamo nello stesso periodo dell'anno e la possibilità di un lancio di un missile a lunga gittata è una voce che circola da tempo.