"In quel Corea-Italia posso aver sbagliato qualche giocata, ma non ho niente per cui chiedere scusa.
Sulle entrate dure dei coreani, tra cui quella su Coco, non le avevo viste, altrimenti le avrei punite: c'era il corpo di un altro giocatore, era complicato. Gli assistenti erano Ratallino e Ferenc, non mi hanno supportato nella decisione.
Su Zambrotta, a rivederlo ora, era rigore, era fallo da rosso, senza dubbio. Lo ricordo bene, vicino alla panchina: il peggior nemico dell'arbitro è la tv. Ci sono 20 telecamere e tu sei solo, con due assistenti, non vidi dove lo colpì, se alto o basso.
Il calcio in testa a Maldini non l'ho visto, guardate quanti giocatori davanti, il coreano era disperato perché voleva colpire il pallone, io non l'ho vista dalla mia posizione. Il gol annullato per fuorigioco all'Italia come posso vederlo, da dove sono? Non c'è fuorigioco ma deve dirmelo l'assistente, non io. Era impossibile per me sapere se fosse o meno fuorigioco: ha alzato la bandierina e l'ho dato.
Non posso mettere la mano sul fuoco per i miei assistenti in quella partita. Non ho capito perché non mi hanno messo con Fierro, abbiamo lavorato tanto insieme e ci capivamo con uno sguardo. Era l'assistente di linea uno, non ho capito perché Bomber non fosse con me. Mi ha sorpreso la decisione della FIFA. Non posso parlare male di Jorge Angel-Sanchez, che veniva da Corea-Portogallo, dove c'erano stati problemi. Mi è sembrato strano che fosse con me in quella partita, altri sono stati mandati a casa.
In ogni caso mi darei otto per quella direzione arbitrale, l'Italia dovrebbe lamentarsi con Trapattoni, è stato un codardo come sempre, espulso Totti mise Tommasi, con il solo Del Piero come giocatore d'attacco".