Di seguito le dichiarazioni di Carmelo Salamone e Sebastiano Motta a guida del Coordinamento Regionale FIALS 118...


Lo scorso 20 maggio alcune tra le rappresentanze dei lavoratori della partecipata SEUS SCPA, tra le quali  FIALS; sono state convocate in VI Commissione Sanità alla Presenza dell’Assessore alla Salute Avv. Ruggero Razza e del Presidente del C. di A. della partecipata SEUS SCpA ing. D. Croce, per discutere sul DDL 562 di iniziativa Governativa “Norme per la creazione dell’Agenzia Regionale per l’Emergenza Urgenza AREU – SICILIA”; in sostanza quello che dovrebbe essere un progetto di riforma del  sistema dell’emergenza sanitaria 118 Siciliano, basato sul “modello Lombardia”, le cui basi sarebbero state sancite da un protocollo d’intesa tra la nostra regione e quella Padana. 

La riforma prevedrebbe l’assorbimento in seno a questa struttura di diritto pubblico  (l’AREU – S), delle Centrali Operative del 118 e quelle del NUE 112, il servizio di Elisoccorso sarebbe gestito in convenzione da società esterne, mentre la gestione del servizio di Emergenza Urgenza su gomma sarebbe garantita, attraverso un modello di convenzione in house providing affidato dalla stessa AREU – S a SEUS, tramite apposito contratto di servizio rinnovabile, ma che di contro porterà SEUS alla futura messa in liquidazione, <<così,  si  legge in seno al DDL!>>

Di fatto, sia dal dispositivo, che dalla conferenza on line in VI commissione emergerebbero (non nell'immediato), non poche criticità e forti dubbi sul futuro occupazionale dei dipendenti SEUS, nonché diffidenza riguardo al modello in discussione, che per il domani sembrerebbe convergere ad un sistema basato su convenzioni a soggetti privati! 


Oggi le Organizzazioni Sindacali Autonome tra le quali FIALS 118 e alcune associazioni di categoria, si dicono fortemente contrarie ad un sistema che non solo non prevedrebbe nel concreto basi solide riguardo il futuro occupazionale dei dipendenti SEUS, ma che di fatto segnerebbe un preambolo in netto contrasto con il percorso fatto fino ad oggi in direzione di un servizio totalmente pubblico, basato sulla professionalità e su percorsi formativi; a tal proposito si veda l’iter sulla costituzione della figura professionale dell’Autista Soccorritore, approdato mesi fa in conferenza delle regioni e delle province autonome, in seno al quale   FIALS sta dando un enorme contributo.  

In tale ambito FIALS 118 si fa promotore della messa in cantiere di un VERO percorso di riforma del sistema dell’emergenza urgenza sanitaria, basato su un percorso univoco di formazione professionale di tutto il personale in forza nella partecipata SEUS, nonché sulla esperienza di quanto ad oggi maturato dal suddetto personale in quasi 20 anni di esperienza.

Attraverso una fitta rete di barricate, sia politiche, che social e incontri, nata in queste ultime settimane si è fatto ricorso alla sensibilizzazione di  esponenti parlamentari vicini alla vicenda; in tale contesto, determinante è stato il ruolo delle parti sociali che hanno sinergicamente cooperato per portare ai Deputati la voce dei lavoratori, fornendo un contributo prezioso di proposte a garanzia sia dei livelli occupazionali che di un modello interamente professionale; contributi di fatto tramutati  in emendamenti  a modifica del ddl 562.

L’Auspicio di FIALS 118 è quello che questo progetto di riforma non assuma i contorni di un percorso di alienazione di quanto fino ad oggi costruito nell’ambito del SUES 118 in SICILIA, RIFIUTANDO CATEGORICAMENTE ANTAGONISMI, che guardino al passato piuttosto che al futuro! 

La protesta destinata a crescere, ha già visto depositare gli atti dello stato di agitazione da parte dei sindacati FIALS e CONFINTESA, documento nel quale le sigle si  dicono pronte a scendere in piazza nel caso il governo non stia ad ascoltare i motivi del dissenso!

Altresì FIALS a garanzia di tutto il SUES 118 ha chiesto al Governo Regionale un vero progetto di riforma, che non protenda ad atti di  “colonizzazione” d'oltre regione ,ma che bensì come ampiamente ribadito, si basi su un sistema interamente pubblico, con personale dedicato, senza prescindere dalle professionalità in atto presenti in SEUS e in tutto il contesto SUES 118 della Regione Siciliana.

Quello  che ora si attende da parte del Governo alla luce dei malumori palesatisi nel contesto è che, un così importante percorso di riforma non veda come protagonisti  esclusivi, solamente una porzione di rappresentanti di base, ma che vengano coinvolti a pieno titolo tutte le parti sociali, a vera garanzia di tutti gli attori coinvolti e di tutto il SUES 118 della Regione Sicilia.