Alessandro Di Battista continua il suo silenzio. Ad un mese dalla sua partecipazione nella trasmissione di Giovanni Floris su La7, non ha più fatto un post, non ha più rilasciato alcuna dichiarazione.

"Intercettato" da un inviato di Agorà (Rai3), Di Battista ha spiegato il suo silenzio in questo modo: «Vi chiedo di rispettare [il mio silenzio, ndr], ho delle questioni mie. Quand'ero parlamentare della Repubblica ho sempre risposto a tutti. Oggi sono comunque un privato cittadino e decidere se rispondere o meno è un mio diritto».

Ma se Di Battista figlio non parla, ci pensa però il padre Vittorio a farlo... e sicuramente le sue dichiarazioni non mancheranno di suscitare polemiche.

In relazione alle cose buone fatte da Mussolini ricordate dal presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani, Vittorio Di Battista si è sentito in dovere di fare quella che lui ha definito "UNA DOVEROSA PRECISAZIONE", facendo ricorso al suo passato di fascista convinto e per nulla pentito:

«Per una volta che Antonio Tajani ha espresso un concetto condivisibile, mio malgrado, sono costretto a smentirlo.

E non smentisco le sue affermazioni nei confronti del Mussolini ante guerra, uomo di riforme innegabili, ma quando, dopo essere stato criticato dai superstiti antifascisti, il soggetto, offeso e ferito nell'onore, si dichiara "da sempre antifascista".

E questo non è vero.

Tajani, da qualcuno indicato come parente, non si sa come, del maresciallo Badoglio, è stato visto prosperare nei locali del Secolo d'Italia, nei corridoi della sede nazionale del MSI e, udite, udite, fare il saluto romano (mano destra chiusa, braccio teso verso l'alto con inclinazione di circa 45°) ogni volta che incrociava un noto esponente neo fascista dell'epoca, il senatore Alfredo Pazzaglia, galantuomo originario della Sardegna.

Quindi, Antonio, cerca di essere serio.

Facevi il saluto romano o ti proteggevi dalle botte che ti voleva rifilare quel tale Pazzaglia, galantuomo originario della Sardegna?»


La bufera su Tajani
non si era certo fermata con le dichiarazioni di stupore e condanna che, al riguardo, si rincorrono sui social e sui media e quanto Vittorio Di Battista afferma non farà altro che alimentare ulteriormente le polemiche.

Dimissioni in vista?