"Tutto procede molto bene, per evitare sforzi abbiamo chiesto prudenza al Santo Padre e lui ha accolto il nostro consiglio: domani reciterà la preghiera dell'Angelus in privato.Il Papa non ha febbre ed è emodinamicamente stabile; tutte le funzioni cardiorespiratorie sono normali. Gli esami del sangue e la radiografia del torace post operatori sono buoni... sta seguendo un'attenta convalescenza che mira allo sforzo minore della parete addominale per permettere alla rete protesica che è stata impiantata e alla riparazione della fascia muscolare di cicatrizzare in modo ottimale.Alzarsi ogni volta dal letto e sedersi in poltrona è un movimento che mette in tensione la parete addominale. ... I processi di cicatrizzazione terminano dopo tre mesi. Non vogliamo tenerlo qui tre mesi, però visto che rispetto ad altre persone della sua età, non è che lui torna a casa e si mette davanti alla televisione. Quando torna a casa, fa il capo del governo, il capo della Chiesa, della cristianità, una persona che a 86 anni ha responsabilità importanti è molto importante che torni forte fisicamente. Quindi solo per questo motivo. Noi gli chiediamo una settimana ma sarà lui a decidere.Non c'è ancora nessuna data di dimissione, molti controlli potrà farli in Vaticano. Se dovessero essere necessari controlli ulteriori che ora non sono previsti, tornerà. È un piacere stare con lui, ha la testa di un sessantenne: ha deciso di operarsi in questo momento in considerazione di tutti i suoi impegni futuri".

Così il professore Sergio Alfieri nella conferenza stampa di sabato, in cui ha riassunto le condizioni del pontefice.

Nella stessa occasione, il direttore della Sala Stampa vaticana, Matteo Bruni, ha confermato la sospensione delle udienze fino al 18 giugno.