"Dopo i 100 migranti di cui si sono fatte (sic!) carico ieri sera Francia e Malta - ha scritto domenica su Facebook il premier Giuseppe Conte - oggi anche la Germania ha acconsentito a prenderne altri 50. Al momento ci sono quindi 150 persone - su un totale di 450 migranti che erano diretti in Italia e che sono attualmente a bordo delle navi Frontex e della Guardia di Finanza - che saranno equamente distribuite in altri Paesi europei."
Attualmente però un paio di navi con a bordo 300 persone, ammesso che 150 siano già state fatte sbarcare, sono al largo di Pozzallo e non è ben chiaro quanto tempo dovranno rimanere in rada.
Ma il premier Conte, agli ordini del premier di fatto Salvini e del premier a ruota Di Maio, non sembra aver ben chiara la situazione assurda in cui ha messo il Paese.
Per lui "questa è la solidarietà e la responsabilità che abbiamo sempre chiesto all’Europa e che ora, dopo i risultati ottenuti all’ultimo Consiglio europeo, stanno cominciando a diventare realtà. Continuiamo su questa strada, con fermezza e nel rispetto dei diritti umani."
A leggere queste parole c'è da restare di stucco, sia per il rispetto dei diritti umani che non si capisce dove stia di casa con quanto sta accadendo, sia per la solidarietà degli altri Paesi europei che, in base ai numeri e alla tempestività, sembra alquanto lasciare a desiderare.
Senza dimenticare che il gruppo dei Paesi di Visegrad, quelli che da Salvini ci vengono indicati come esempio, non hanno risposto positivamente alla lettera di Conte, come dimostra la dichiarazione via twitter del premier della Repubblica ceca, Andrej Babis, che ha scritto di aver ricevuto copia della lettera del premier italiano Conte… ma che la sua proposta è "una strada per l’inferno", aggiungendo - con ulteriori post - che è un mezzo solo per motivare i trafficanti e aumentare i loro profitti, e che la Repubblica Ceca, in base al principio di volontarietà stabilito nell'ultimo Consiglio europeo (guarda un po'!) non accoglierà nessun migrante.
Babis ha poi suggerito di adottare, non si sa bene se all'Italia o all'Europa, il modello australiano... trainare le barche verso il luogo da cui sono partite... anche se non ha chiarito che cosa si debba fare nel caso imbarchino acqua o stiano per affondare.
Dostal jsem od premiéra Conteho spolu s ostatnÃmi premiéry EU kopii dopisu adresovanému pÅ™edsedovi Evropské rady Tuskovi a Evropské komise Junckerovi, kde italský premiér žádá, aby se EU postarala o Äást ze 450 lidÃ, kteřà jsou nynà na moÅ™i. Takový pÅ™Ãstup je cesta do pekel.
— Andrej BabiÅ¡ (@AndrejBabis) July 15, 2018
In ogni caso, il messaggio per Giuseppe Conte è stato chiaro. Da vedere adesso, oltre a Repubblica Ceca, Slovacchia, Polonia e Ungheria (che costituiscono il gruppo di Visegrad), quanti saranno i Paesi membri dell'Unione che, a loro buon cuore, decideranno di accogliere i 300 migranti al largo di Pozzallo. E meno male che l'ultimo Consiglio europeo era stato un successo.
In caso che nessuno si faccia vivo, anche dopo un'eventuale offerta con buoni sconto, è sempre più probabile che dovrà intervenire nuovamente il presidente della Repubblica per riportare un po' di lucidità dalle parte di Palazzo Chigi.
Nel frattempo il vero capo del governo detta la linea... da Mosca!
E non solo. Nonostante gli impegni internazionali, sua Eccellenza il premier in pectore Matteo Salvini ci informa che altri 50 migranti sono stati accettati da Portogallo e Spagna. A questo punto ne rimangono solo 200, più o meno, "sulle navi al largo della Sicilia".
"Fermezza e coerenza pagano, è finito il tempo di governi complici e pavidi"... ma a chi si riferisce Salvini? Ai suoi amici di Visegrad?