Il 9 giugno, il ministro degli Affari Esteri islandese, Thórdís Kolbrún Reykfjörd Gylfadóttir, ha annunciato la sua decisione di sospendere le operazioni dell'Ambasciata d'Islanda a Mosca a partire dal 1 agosto.

Oltre alla Russia, l'Ambasciata d'Islanda a Mosca ha rappresentato l'Islanda in relazione ai seguenti Paesi: Armenia, Bielorussia, Kazakistan, Kirghizistan, Moldavia, Tagikistan, Turkmenistan e Uzbekistan. D'ora in poi la rappresentanza sarà coperta dal Ministero degli Affari esteri islandese a Reykjavik.

La decisione di sospendere le operazioni dell'ambasciata d'Islanda a Mosca non costituisce una rottura delle relazioni diplomatiche.

Non appena le condizioni lo permetteranno, l'Islanda darà priorità alla ripresa delle operazioni dell'Ambasciata d'Islanda a Mosca.

Il ministro degli Esteri russo Lavrov ha replicato alla decisione anticipando "risposte adeguate" ad ogni eventuale azione islandese in chiave anti-russa.

Lavrov ha accusato gli islandesi di cancellare ogni prospettiva di proseguire i rapporti di cooperazione allo sviluppo. C’è da dire che la decisione del governo islandese è del tutto inedita, anche in ambito atlantico: l'Islanda è di fatto il primo paese NATO a sospendere le operazioni della propria ambasciata in Russia. Un passo decisamente importante, ma soprattutto significativo in funzione della contrapposizione tra Russia e Occidente. 

Sempre quest'oggi, i ministeri degli Affari Esteri islandese e della Repubblica di Lituania hanno concordato un memorandum d'intesa che garantirà ai diplomatici e ad altri rappresentanti islandesi l'accesso agli uffici presso l'ambasciata della Lituania a Kiev. L'Islanda prevede di aumentare la sua presenza in una dimostrazione di solidarietà con l'Ucraina durante l'aggressione illegittima della Russia.

"La Lituania è uno degli amici più cari dell'Islanda sulla scena internazionale. Siamo onorati di aver ricevuto questa collaborazione. Sarà molto prezioso per noi in quanto la Lituania ha una presenza forte e consolidata a Kiev. Ci aspettiamo che le nostre relazioni con l'Ucraina continueranno a rafforzarsi nel prossimo futuro e, poiché al momento non abbiamo in programma di aprire un'ambasciata a Kiev, questa collaborazione è un ottimo punto di partenza. La generosa offerta dei nostri alleati lituani ci aiuterà nella nostra ambizione di essere un buon e affidabile amico dell'Ucraina e ci darà accesso non solo alle strutture, ma anche a persone che hanno conoscenze e know-how che sono disposti a condividere", ha affermato il ministro degli Affari esteri dell'Islanda."Negli ultimi anni abbiamo visto un vero e proprio stimolo nella cooperazione nordico-baltica a livello politico e anche molto pratico. Insieme al ministro degli Esteri islandese e ad altri colleghi nordici siamo stati a Kiev, insieme chiediamo di massimizzare gli sforzi transatlantici per accelerare la vittoria dell'Ucraina. A partire da ora, fianco a fianco non è solo una metafora, ma l'ennesima prova della cooperazione tra Islanda e Lituania".

L'ambasciatore Hannes Heimisson ha presentato le sue credenziali al presidente Volodomyr Zelensky a giugno. L'ambasciatore Heimisson è di stanza a Varsavia, dove è ambasciatore d'Islanda in Polonia.