I danni provocati dall'alluvione che ha devastato e continua a devastare l'Emilia-Romagna sono enormi, per quanto ampie sono le aree interessate. Quindi, la regione, dopo le numerose richieste ricevute ha deciso di aprire una raccolta fondi a favore delle persone e delle comunità colpite dalla drammatica alluvione.

Questo è l'Iban per le donazioni: IT69G0200802435000104428964

"In queste ore drammatiche la nostra priorità è la messa in sicurezza delle persone e delle comunità. Ma da subito lavoriamo anche alle condizioni necessarie alla ripartenza e alla ricostruzione.Nel tardo pomeriggio di ieri insieme agli assessori competenti abbiamo incontrato le parti sociali ed economiche, per un impegno comune e per condividere l'esito del confronto già avviato col Governo per avere nel più breve tempo possibile la decretazione d'urgenza indispensabile per popolazioni, imprese e strutture pubbliche colpite. E su una prima misura l'Esecutivo nazionale ha già spiegato esserci l'autorizzazione per una sua formalizzazione: il differimento delle rette dei mutui.Con le parti sociali abbiamo definito ciò che serve insieme alla gestione efficace dell'emergenza, punti anch'essi da portare al confronto col Governo: definire un piano di ristori economici all'altezza della situazione, sia per le famiglie che per le imprese, insieme alla sospensione di mutui e adempimenti fiscali; ammortizzatori sociali per i lavoratori; un piano della ricostruzione che tenga conto delle infrastrutture da ripristinare e della messa in sicurezza del territorio.Per fare questo occorrono risorse straordinarie e procedure speditive, dato che si sta affrontando una situazione complessa e gravissima. Non lasceremo indietro nessuno. L'Emilia-Romagna si rialzerà e non vuole fermarsi neanche stavolta".

Così si è espresso il presidente della regione, Stefano Bonaccini, su quello che c'è da fare nell'immediato, ricordando anche che, purtroppo, l'emergenza continua: 

Questo, a mercoledì, il "resoconto" di allagamenti e frane, riportato dalla regione:


In 41 comuni si sono registrati almeno 50 esondazioni
.

Interessati 15 centri nel bolognese: Bologna, Budrio, Molinella, Medicina, Castel San Pietro, Imola, Mordano, Castel Guelfo, Castel del Rio, Fontanelice, Castenaso, Ozzano dell'Emilia, Pianoro, San Lazzaro di Savena, Sala bolognese; 13 nel ravennate: Brisighella, Conselice, Lugo, Massalombarda, Sant'Agata sul Santerno, Cotignola, Solarolo, Faenza, Castel Bolognese, Riolo Terme, Bagnacavallo, Russi, Cervia; 11 nel forlivese-cesenate: Forlì, Cesena, Cesenatico, Gatteo Mare, Gambettola, Savignano sul Rubicone, Mercato Saraceno, Castrocaro Terme e Terra del Sole, Gambettola, Meldola, Bertinoro; 2 nel riminese: Riccione e Santarcangelo di Romagna.

Sono oltre 280 le frane, di cui 120 particolarmente importanti in 58 comuni.

Provincia di Bologna: Bologna, Imola, Borgo Tossignano, Castel del Rio, Monterenzio, Fontanelice, Loiano, Monte San Pietro, Monghidoro, Castel San Pietro Terme, Pianoro, Marzabotto, Monzuno, Casalfiumanese, Sasso Marconi.

Provincia di Modena: Montecreto, Polinago, Rignano sulla Secchia, Marano sul Panaro, Pievepelago, Serramazzoni, Maranello, Sassuolo, Zocca, Pavullo nel Frignano, Fiorano modenese, Guiglia, Lama Mocogno, Montese.
provincia di Forlì Cesena: Tredozio, Predappio, Dovadola, Mercato Saraceo, Castrocaro Terme e Terra del Sole, Santa Sofia, Civitella di Romagna, Galeata, Roncofreddo, Modigliana, Bertinora, Meldola, Portico e San benedetto, Premilcuore e Rocca San Casciano.
Provincia di Reggio Emilia: Canossa, Baiso, Carpineti, Toano e Villa Minozzo, Ventasso.
Provincia di Ravenna: Casola Valsenio, Brisighella e Riolo Terme.
Provincia di Rimini: Casteldelci, Sant'Agata Feltria, Novafeltria, San Leo, Montescudo-Monte Colombo.

Sono oltre 400 le strade comunali, provinciali e statali interrotte.

La situazione dei fiumi e corsi d'acqua.

Sono 23 fiumi e corsi d'acqua esondati, anche in più punti: Idice, Quaderna, Sillaro, Santerno, Senio, Lamone, Marzeno, Montone, Savio, Pisciatello, Lavino, Gaiana, Ronco, Sintria, Bevano, Zena, Rabbi, Voltre, Bidente, Ravone, Rio Cozzi, Rigossa, Savena. 


E non cala l'emergenza. Tra ieri notte e questa mattina due centri del ravennate, come Lugo e Cervia, sono finiti sott'acqua. A Lugo l'acqua ha cominciato a risalire dalla parte sud della pianura, lato via Emilia, per le esondazioni del Senio e del Santerno ed è arrivata in centro storico. Ordini di evacuazione sono scattati anche per altri territori del Ravennate: Villanova, Filetto, Roncalceci.