Il 12 Febbraio a ridosso delle isole Kuril, la Marina Militare Russa ha rilevato un sottomarino della classe «Virginia» che procedeva in immersione nelle proprie acque territoriali. Il caso si accompagna all’individuazione di quattro bombardieri B-52H atterrati in una base militare aerea britannica. Questi due elementi testimoniano l’avvenuta consegna di testate nucleari sull’isola britannica e confermano che la politica di Washington non è solo quella di fornire armi letali all’Ucraina ma anche quello di supporto con armi offensive d’attacco che non possono essere lasciate nella piena disponibilità alle Forze Armate di questo paese. L’intento è di spingere Kiev in un conflitto su larga scala, il terzo tentativo di aggressione in ordine cronologico che il regime ucraino compie ai danni dei cittadini del DNR e LNR.

 Questi condizioni di tensione che s’inseriscono in un pericoloso confronto tra USA e Russia, si appoggiano su due elementi: il primo emerge dalla presenza di batterie missilistiche navali americane «Cruises» nelle basi marine vicino alle coste russe, apparsi in sottomarini classe «Virginia», i quali sono dotati di missili a lungo raggio e siluri torpedine. E’ importante osservare che questi tipi d’imbarcazioni sono regolarmente di scorta al sottomarino atomico statunitense di classe Ohio, dotato di missili balistici intercontinentali con testate nucleari strategiche. Non c’è quindi da stupirsi che il ministero della Difesa Russo, abbia considerato l’azione del «Virginia», un gravissimo atto deliberatamente condotto contro il diritto internazionale per violazione delle acque territoriali di uno stato sovrano ma anche e soprattutto come una minaccia alla sicurezza nazionale della Federazione Russa. 

Il secondo è la presenza in Europa del Bombardiere Pesante statunitense che si appresta a condurre i suoi piloti o sul baltico atterrando in Estonia, o in zona Mar Nero attraverso lo spazio aereo Ucraino. Questo velivolo è in questo momento una presenza nucleare sul continente europeo. Per ammissione dello stesso comando Europeo Statunitense, il suo compito principale è proprio quello di trasportare armi nucleari offensive con strategia di «coordinare l’ordine di attacchi aerei al fine di supportare le forze di terra». Non è Ucraino allora? E gli attacchi aerei su quale stato?

Contemporaneamente il raggruppamento B-52H rafforza l’operazione della Pattuglia Aerea Baltica - NATO nei cieli della Lituania, della Polonia ed Estonia. I velivoli coinvolti hanno il duplice scopo di trasportare bombe convenzionali e nucleari.

Non sarà arrivato il momento che Washington smetta di scaricare le responsabilità per creare pericolose garanzie in questa parte del mondo secondo il principio che «i problemi di una testa malata si trasferiscano a una sana»?

Il disco rotto che continuamente ripete all’infinito «imminente aggressione della Russia contro l’Ucraina», nasconde gli ormai evidenti preparativi di Kiev alla effettiva aggressione ai danni delle due repubbliche del Donbass, le quali non desiderano affatto vivere sotto lo stesso tetto con un insolvente, antidemocratico e ultranazionalista stato militare.   

La limitazione alla proliferazione delle armi in questa parte del mondo sta diminuendo ogni giorno di più e questa è la tendenza futura. Secondo l’attuale ministro della difesa ucraino Olec Resnikov, il 13 febbraio in Ucraina, sono state già consegnate dagli Stati Uniti, e altri stati alleati, 1200 tonnellate di carichi militari con quindici aerei da trasporto pesante. Sono previsti nuovi arrivi: almeno trenta di questi aviotrasporti con armi e munizioni Nato per l’Esercito Ucraino, destinati a supportare un’aggressione armata contro il Donbass. 

Perché non evitare di spingere Kiev ad aggredire le due Repubbliche DNR e LNR, che porterebbe a due sole conseguenze principali: riprendere il territorio del Donbass con l’aiuto del terrorismo di stato e il derivantegenocidio della sua popolazione; Interrompere i negoziati di garanzia e sicurezza tra Russia, Nato e Stati Uniti.      

Non sarebbe meglio cercare di riassorbire e prosciugare la pericolosa palude politico-militare, creata artificiosamente nel continente europeo e che minaccia la sicurezza di molti di questi paesi?