L'annulae Conferenza sulla sicurezza di Monaco, che quest'anno si tiene dal 17 al 19 febbraio, ha come tema di riferimento la crisi ucraina, a seguito dell'invasione della Russia iniziata un anno fa. 

Tra gli interventi odierni, da segnalare quello della vicepresidente Usa,  Kamala Harris, che ha accusato la Russia di aver commesso crimini contro l'umanità, commettendo omicidi, torture, stupri e deportazioni fin dall'inizio della sua invasione.

Ma il leitmotiv del vertice è stato, finora, non tanto come trovare una soluzione diplomatica alla crisi, quanto come intensificare il sostegno militare a Kiev. Questo è ciò su cui ha insistito anche il premier britannico, Rishi Sunak, che ha aggiunto anche che gli alleati devono iniziare a pianificare la futura sicurezza dell'Ucraina, oltre a fornire le armi oggi necessarie alla sua difesa.

Nel suo intervento di ieri, anche la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen ha concordato sull'importanza di fornire all'Ucraina il supporto militare necessario per ottenere la "vittoria".

Zelensky, che è intervenuto nella prima giornata, ha esortato gli alleati ad affrettarsi a fornire gli aiuti militari promessi per contrastare più efficacemente l'attuale sforzo bellico della Russia che, entro marzo, mira a conquistare l'integro Donbass, cioè la parte restante dell'oblast di Donetsk. Il presidente ucraino ha poi affermato che "non c'è alternativa" alla vittoria dell'Ucraina e all'adesione del Paese all'Ue e alla NATO.

Biden non parteciperà alla conferenza, ma è atteso in Europa dove incontrerà il presidente polacco Duda. Tra i temi, c'è da credere, sarà discussa la fornitura di caccia a Kiev. La Polonia è disposta a consegnare i suoi F-16 all'aviazione ucraina, ma prima di farlo vuole avere in casa altrettanti aerei per sostituirli.

Sul piano militare si combatte sempre più aspramente lungo la linea del fronte nell'oblast di Donetsk, con i russi che annunciano ogni giorno di aver fatto nuove conquiste, mentre gli ucraini indicano in  molte centinaia il numero giornaliero di vittime tra le fila dell'esercito russo.

Oggi, secondo quanto ha riportato lo Stato Maggiore di Kiev, la Russia avrebbe lanciato 16 missili bombardando aree civili - edifici residenziali, ospedali e scuole - sul loro territorio per screditare le forze armate ucraine.