Aspettano l'ok dell'approvazione delle Camere: i militari italiani sono pronti ad intervenire nella crisi ucraina, parte del contingente di 1.000 soldati che la NATO schiererà nel sud-est europeo.

In Lettonia sono già dispiegati 250 militari italiani con un battaglione di Alpini dotati di blindati pesanti Centauro, in Romania invece sono dispiegati gli Eurofighter italiani, il cui obiettivo è quello di proteggere e difendere lo spazio aereo nei pressi del Mar Nero, mentre navi italiane pattugliano il Mediterraneo orientale.

In totale ad essere dispiegati potrebbero essere circa duemila militari italiani, il numero deve essere però ancora stabilito con precisione.

Su richiesta della NATO, la nostra Difesa ha già aumentato il livello di  prontezza dei reparti  di rinforzo, cioè le truppe dovranno  prenderanno posizione con estrema rapidità.  

Sono mille i militari italiani ad essere in stato di preallerta, tra di loro anche soldati che hanno portato a termine la missione in Afghanistan e anche alcuni della missione NATO in Kosovo. Sono Alpini e Bersaglieri che verranno dispiegati per svolgere delle esercitazioni nelle aree strategiche del confine sud orientale.

Entreranno in azione dopo la decisione che verrà presa il 16 febbraio, al termine della riunione della NATO, che vedrà anche  la partecipazione del Ministro della Difesa Lorenzo Guerini. La missione militare italiana dovrà poi avere l'approvazione del Parlamento. (lasottilelinearossa.over-blog.it