Dopo il nuovo decreto del presidente della PAT, Maurizio Fugatti, per l'abbattimento dell'orsa JJ4, Enpa, Leidaa e Oipa hanno annunciato un ricorso contro il nuovo provvedimento, che dispone l'uccisione dell'orsa dopo la trattazione collegiale al Tar di Trento delle precedenti ordinanze prevista per l'11 maggio, e hanno presentato una diffida a non procedere all'abbattimento per non incorrere nel reato di uccisione di animali senza necessità previsto dall'art. 544 bis del Codice penale.

L'on. Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell'Ambiente, ha commentato così la notizia:

"JJ4 non si tocca. Fugatti la smetta con l'ossessione barbarica della legge del taglione da applicare ad un'orsa in cattività che non può far male a nessuno: atteggiamento privo di qualsiasi giustificazione logica, scientifica o giuridica. Il presidente-sceriffo, preda delle proprie pulsioni elettorali, offre in pegno sacrificale la vita di mamma orsa per coprire i propri errori, con la stessa leggerezza e la stessa ostinazione con cui, dodici anni fa, da deputato del Carroccio, voleva offrire stufato d'orso ai convitati della festa della Lega di Primiero. Allora intervennero i Nas dei Carabinieri per bloccare l'inaccettabile iniziativa e i banchettanti rimasero a bocca asciutta. Ora ci auguriamo che la magistratura amministrativa metta fine a questo festival dell'arroganza, ad un piglio irrispettoso perfino dei sentimenti della famiglia del povero Andrea Papi, la cui umanità giganteggia sulla meschinità politico-amministrativa dell'aspirante “killer di orsi” Fugatti. Lo diffidiamo dal procedere con l'abbattimento: difenderemo JJ4 con ogni mezzo consentito dalla legge, a partire da un nuovo ricorso amministrativo". 

Come si vede, la questione del progetto Life Ursus e delle modalità con cui è stata gestita è politicamente trasversale e la dissennata amministrazione Fugatti, in tema di orsi, non può essere pertanto derubricata ad una contrapposizione tra destra e sinistra.

Inoltre, la vicenda di Primiero di cui ha parlato Brambilla, non è assolutamente una fake news.

Il 3 luglio del 2011, a Imer, i senatori leghisti Sergio Divina ed Erminio Boso con l'allora onorevole Maurizio Fugatti, insieme al presidente Alessandro Savoi e ai suoi consiglieri provinciali, organizzarono la "1ª Festa Estiva in Primiero" con tanto di banchetto dove il piatto principale, definito specialità di giornata, era la carne d'orso.

Purtroppo però la "mangiata d'orso" non poté esser fatta, perché i 53 chili di carne di orso provenienti dalla Slovenia furono sequestrati, essendo mancanti delle necessarie certificazioni per il consumo alimentare. Una disdetta, perché i cuochi della zona avevano già iniziato a cucinarla. Infatti, oltre alle bistecche di orso alla brace, il menù prevedeva anche lo spezzatino di orso, per il quale era stata già fatta una prima cottura con tanto di  soffritto...

Pertanto, non è giustificabile, visti i precedenti del sig. Fugatti, farsi venire più di qualche dubbio su come in questi anni lui (non) abbia gestito il progetto Life Ursus? Una (non) gestione che, ovviamente, avrebbe finito per rendere gli orsi sempre più pericolosi, tanto da renderne plausibile la soppressione... da chiunque.

Si auspica che chi ha iniziato ad indagare sulla morte di Andrea Papi tenga conto anche dei "precedenti" di Fugatti e di quella che, a questo punto, non sarebbe assurdo escludere come una precisa e voluta strategia. Si spera che gli inquirenti possano valutare e verificare tale ipotesi, anche in modo da poterla escludere.