Ore 19, Beppe Grillo dal palco del raduno di Rimini annuncia il candidato premier del Movimento 5 Stelle. Sorpresa! Il candidato premier sarà niente popodimenoche... Luigi Di Maio!

"GRAZIE", dice lui.

"Vi assicuro che porterò avanti il mio compito con disciplina e onore, come prevede la Costituzione che abbiamo salvato a dicembre con il referendum costituzionale.

Nei prossimi mesi l’Italia deve scegliere se continuare a sopravvivere o iniziare a vivere. E se vuole farlo dovrà scegliere un governo del Movimento 5 Stelle, che sarà il Governo della riscossa degli italiani.

Da domani sarò impegnato a coinvolgere le migliori competenze ed energie di questo Paese per metterle al servizio di questo progetto. Io vi prometto che formeremo una squadra di Governo di cui essere orgogliosi per la prima volta nella storia.

Un grande grazie a Beppe Grillo e a Gianroberto Casaleggio per quello che hanno iniziato anni fa. Loro hanno dato inizio ad un sogno, voi sarete quelli che realizzeranno questo sogno portando il MoVimento 5 Stelle al governo di questo Paese.

È solo questione di mesi. Grazie a tutti!"


Grillo e la Casaleggio Associati avevano individuato in Di Maio il candidato più spendibile per allargare il consenso dei 5 Stelle anche all'elettorato più moderato e, per tale motivo, hanno cortesemente e democraticamente chiesto agli altri big del Movimento di farsi da parte. E così è stato.

Non sono state risparmiate le critiche per questa messa in scena. Anche Matteo Renzi si sente sollevato, la democrazia a 5 stelle non fa invidia a quella del PD... anzi a quella di Renzi, visto che il PD è cosa sua! Quindi, domenica, nel discorso di chiusura della Festa nazionale dell’Unità di Imola, il segretario del Partito Democratico potrà tranquillamente dare sfoggio al suo repertorio di battute e sfottò contro l'odiato nemico.

Renzi non ha da temere che ciò che dirà potrà ritorcerglisi contro... infatti, lui e Grillo dicono e fanno le stesse cose, usando solo modi diversi.