Venerdì, ai giornalisti che alla Casa Bianca gli hanno chiesto un commento sul discorso di ieri del leader della maggioranza democratica al Senato, il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha detto che Chuck Schumer giovedì ha fatto un "bel discorso". 

Che cosa ha detto Schumer? Ha criticato aspramente il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, definito un ostacolo alla pace, aggiungendo che è necessario che in Israele si tengano al più presto nuove elezioni, perché l'attuale governo non rappresenta più la maggioranza del Paese.

E tanto per chiarire che quello di Schumer era tutt'altro che uno sfogo personale, Biden - secondo quanto riportato dalla Reuters - ha dichiarato che il leader della maggioranza dem aveva anticipatamente informato del discorso lo staff presidenziale, sottolineando anche che le serie preoccupazioni in esso elencate  sono condivise da un gran numero di americani.

Appare evidente che Biden, dopo aver incassato numerosissimi "me ne frego" dal governo israeliano a seguito delle infinite raccomandazioni alla cautela da adottare nei vari fronti di guerra innescati dallo Stato ebraico, abbia deciso di alzare il livello degli altolà per far capire, diplomaticamente, che il supporto a Israele da parte della sua amministrazione è ormai arrivato al limite del sostenibile.

Un messaggio che forse è stato recepito, tanto che da Tel Aviv è giunto il via libera all'invio di una nuova delegazione per discutere una tregua a Gaza con la mediazione di Qatar ed Egitto, dopo che Hamas ha presentato ieri a Parigi un nuovo piano per cessate il fuoco.


Il guaio è che a Gaza (ma anche in Cisgiordania) i palestinesi continuano a morire, massacrati dal "morale" esercito dello Stato ebraico che continua ad assassinare anche i civili che si ammassano nei punti di arrivo dei camion con gli aiuti umanitari.

Giovedì e nelle ore successive, i criminali dell'IDF hanno aperto il fuoco su migliaia di persone in attesa degli aiuti alla rotonda del Kuwait, nei pressi di Gaza City: centinaia i feriti di questi attacchi, mentre 21 sono le vittime registrate. Naturalmente, anche stavolta, gli israeliani negano ogni addebito incolpando della responsabilità di quanto avvenuto dei palestinesi armati.

Le forze di occupazione israeliane, nelle ultime 24 ore, hanno commesso 13 massacri contro famiglie palestinesi nella Striscia di Gaza nelle ultime 24 ore, provocando almeno 149 morti e 300 feriti.

Le autorità sanitarie locali hanno confermato che il bilancio delle vittime palestinesi dell'aggressione israeliana dal 7 ottobre è salito a 31.490 morti e 73.439 feriti.