Lotito furioso: “Superato ogni limite, ci faremo valere”

Claudio Lotito è una furia dopo la partita col Milan, persa 1-0 dalla sua Lazio e chiusa in 8 uomini dopo le tre espulsioni rifilate da Di Bello a Pellegrini, Marusic e Guendouzi: “Manca affidabilità del sistema e quando accade bisogna ricorrere a istituzioni terze che pongano fine a situazioni incresciose come questa – le parole del presidente biancoceleste a Dazn -. Bisogna vincere con il merito. C’è un limite oltre il quale non si deve andare e oggi tutti i limiti sono stati superati”.

“Io non parlo con gli arbitri, non conosco chi sia Di Bello, ma ho visto come ha arbitrato – ha proseguito Lotito -. Uno che fa l’arbitro dovrebbe avere la capacità di capire qual è il punto di equilibrio e rottura. È giunto il momento che la Lega abbia una conduzione terza al di fuori del sistema, perché il sistema non è più in grado di garantire affidabilità. La Lazio si farà valere nelle sedi preposte per quello che tutti hanno visto pubblicamente. Quando un sistema non è in grado di garantire l’affidabilità dovrebbe porsi punti interrogativi e dare risposte concrete e non a parole. Questa cosa si ripete da diverso tempo”.

Poi si è parlato anche della partita, della squadra e di Sarri: “Alla squadra non rimprovero nulla, ha avuto anche qualche occasione per vincere a dispetto delle aspettative di qualcuno. Lo sport è merito e rispetto delle regole: oggi sono venute meno. Sarri? Con il mister non c’è nessun contrasto, ma solo confronti dialettici volti a comporre e mai a dividere. Valuto i risultati e, quando dipendono da altri, bisogna agire. Nessuno l’ha messo in discussione, questa è stata una sconfitta forzata. Cosa ho detto alla squadra? Guardiamo avanti e pensiamo al prossimo appuntamento. Loro non hanno nessuna responsabilità della squadra. Ai tifosi dico di avere fiducia nella correttezza della società. Capisco l’amarezza, chi ha visto la partita si è reso conto di come sono andate le cose. Dobbiamo pensare al futuro, sperando che questi episodi non si ripetano più”.


Pioli: “Non commento le parole di Cardinale, la proprietà ha il diritto-dovere di valutare”

“L’obiettivo è confermare o migliorare il 3° posto – ha proseguito -, la vittoria di oggi è importante per allungare su Atalanta e Bologna e poi provare a prendere la Juve perché 4 punti sono tanti ma non è impossibile. Ora grande concentrazione per preparare la sfida con lo Slavia Praga, superare il turno è il nostro obiettivo. Cardinale insoddisfatto dei risultati? Io la vivo con grande concentrazione su quello che stiamo facendo e sul provare a rendere ancora questa stagione positiva, perché abbiamo ancora delle sfide prestigiose, quindi concentrati sulle prossime partite a fare il meglio possibile. Poi le parole della proprietà non le ho mai commentate perché è chiaro che ha il diritto e il dovere di fare le proprie valutazioni”. Infine una battuta su Ibrahimovic: “È strano adesso con Zlatan perché è stato un mio giocatore e compagno dei miei giocatori, ma si sta calando con grande passione, volontà e competenza nel suo nuovo ruolo e ci fa piacere che stia vicino a noi”.

Allegri: “Mancano 13 punti per conquistare la zona Champions

“Non abbiamo ancora parlato di futuro con la società, che sia chiaro a tutti. Ho ancora un anno di contratto, la cosa importante è finire bene la stagione perché abbiamo obiettivi da raggiungere, poi quando i dirigenti avranno deciso quale sarà il futuro della Juventus me lo faranno sapere”. Lo ha detto il tecnico della Juventus Massimiliano Allegri nella conferenza stampa di presentazione alla vigilia della trasferta a Napoli: “Per il valore tecnico della squadra è anomalo vederlo in quella posizione di classifica. Le partite a Napoli non finiscono mai, ci vuole una grande prestazione per fare risultato positivo. Le parole di De Laurentiis? Non commento. Ci mancano ancora 13 punti per la quota Champions, sulla partecipazione al Mondiale per Club siamo legati ai risultati delle altre squadre. L’obiettivo è migliorare il terzo posto della scorsa stagione, il secondo posto con tanti cambiamenti e giovani sarebbe un risultato buono. Essere in Champions sarebbe un valore aggiunto tecnico e soprattutto economico per la società”.


Inter, Simone Inzaghi fa 300 panchine in Serie A

A parole ovviamente attenzione e concentrazione sono tutte rivolte alla squadra, all’obiettivo scudetto e al ritorno degli ottavi di Champions League ma per Simone Inzaghi il match di lunedì contro il Genoa segnerà anche un piccolo-grande traguardo per la sua carriera di allenatore: sarà infatti la panchina numero 300 in Serie A. Il tecnico nerazzurro al Ferraris cerca il 179° successo in carriera ma è già l’allenatore più vincente (178) considerando le partite vinte nelle prime 300 panchine in Serie A: in questa particolare classifica precede Carlo Ancelotti (172) e Massimiliano Allegri (171).

Delle 299 partite da tecnico nel massimo campionato, Simone Inzaghi ne ha fatte 145 con l’Inter, che allena dal 2021 dopo le cinque stagioni alla Lazio: sin qui 97 vittorie, 24 pareggi e 24 sconfitte; 288 i gol segnati dalla squadra, 119 quelli subiti per 315 punti totali e una media di 2,17 punti a partita. In nerazzurro non vanno dimenticate le due Coppe Italia e le tre Supercoppe Italiane alzate.

Numeri importanti che si accompagnano alla qualità del gioco, cresciuta stagione dopo stagione e, paradossalmente, cresciuta nonostante un calciomercato chiuso in attivo per le casse della società ma in passivo almeno analizzando sulla carta gli addii e gli arrivi. Situazioni che Inzaghi ha girato a proprio favore, con la svolta arrivata nel finale della scorsa stagione e consolidata in questa. Ora per il tecnico piacentino deve arrivare il momento di “incassare” riportando nella Milano nerazzurra quello scudetto che gli era sfuggito nel 2022, e certificare ulteriormente nel palmares i meriti avuti in questi 33 mesi sulla panchina dell’Inter.

Damiani: “Osimhen-Vlahovic? Sono due grandi attaccanti, ma io nella mia squadra vorrei sempre Victor”

Oscar Damiani a Marte Sport Live: “Napoli-Juventus è una gara difficile da decifrare con gli azzurri che stanno vivendo un lungo momento difficile. La squadra è però migliorata e sembra aver ritrovato una sua identità, ci vuole tempo e pazienza per cambiare le cose. Il Napoli deve pensare che è un’annata difficile e tutto quello che viene è guadagnato. Penso che il Napoli possa battere l’attuale Juventus che non è una grande squadra. Ha diversi giovani e qualche buon giocatore, ha Allegri che sa mettere la squadra in campo ed è uno stratega, ma è una partita aperta, vedo il Napoli quasi favorito. Del resto, la rosa degli azzurri, al di là delle difficoltà, è importante e non è affatto inferiore a quella bianconera. Il Napoli se vuole avere successi deve giocare all’attacco, Calzona è una persona di qualità e preparata, fa bene a giocarsela per segnare un gol di più dell’avversario. Una gara che, ripeto, è comunque aperta a qualsiasi risultato. Tra Osimhen e Vlahovic scelgo sempre il primo. Il nigeriano è uno degli attaccanti più forti al mondo, è una forza della natura, Vlahovic ha segnato tanti gol, ma come partecipazione non è ad altissimo livello anche se si tratta di un grande attaccante”.


Montervino: “Il Napoli deve battere la Juve per rilanciarsi. Credo che Calzona punterà di nuovo su Traorè”

Francesco Montervino parla a Marte Sport Live: “Il Napoli domenica sera deve assolutamente provare a vincere, si sa che per i napoletani è la gara per antonomasia, la squadra è costretta a fare risultato. Penso che occorra chiedere il massimo a Calzona, come è successo a Garcia e a Mazzarri, ai quali è stato chiesto tanto e che sono andati via perché non hanno raggiunto i risultati richiesti. Si deve chiedere al Napoli e agli azzurri di vincere per accorciare la classifica. La responsabilità è grande anche per il nuovo allenatore che ha iniziato bene la sua esperienza, anche se i punti persi col Cagliari sono pesanti. Anche per questo vanno recuperati contro la Juventus. Il Napoli può e deve battere la Juve, la qualità ritrovata può permettere di fare risultati contro qualsiasi squadra. Sono sempre dell’avviso che la testa comanda su tutto, e credo che il Napoli abbia avuto problemi innanzitutto di testa, ma anche di gamba e di tattica. Contro la Juventus credo che giocherà Traorè, Zielinski è il giocatore più forte della serie A ma ormai è fuori dal progetto. Peraltro, nel percorso scelto è giusto dare continuità a Traorè, che ha mostrato già alcune delle sue ottime qualità”.


Plastino: “De Laurentiis ha ragione sul Mondiale per club: non c’è un precedente, ma la Juve andrebbe esclusa”

Michele Plastino parla a Forza Napoli Sempre: “Sono d’accordo con De Laurentiis – secondo il quale la Juve, dopo la squalifica Uefa, avrebbe dovuto avere anche la penalizzazione dei punti per il mondiale per club nel ranking e quindi il Napoli dovrebbe essere già lì e non dovrebbe recuperare i punti sulla Juventus – e credo che la penalizzazione della Juve avrebbe dovuto coinvolgere anche il mondiale per club. Certo non essendoci precedenti è difficile dire cosa accadrà. Questo diventa il precedente. A livello etico per me ha ragione il presidente del Napoli ma non c’è un precedente. Da adesso in avanti tutto quello che accadrà farà giurisprudenza”.


Fedele: “Il Napoli ha battuto lo ‘Scansuolo’, ma ho visto passione. Marzo sarà il mese decisivo per gli azzurri”

Enrico Fedele parla a Marte Sport Live: “Tra Sassuolo e Napoli non c’è stata partita. Ho visto segnali confortanti solo nella voglia di fare risultato. Il Napoli, però, era senza avversari: non ha subito un fallo ed ha fatto oltre venti tiri in porta. Da parte del Sassuolo c’è stata grande arrendevolezza di una squadra fragile. Il Napoli ha avuto campo e non è stato aggredito come fatto dal Cagliari, ma bisogna vedere cosa accadrà nelle prossime gare. Soprattutto nelle partite contro Juventus, Torino, Inter e Atalanta: diciamo che questo mese di marzo sarà il mese della passione e speriamo anche del riscatto. Lo dico da tempo: il Napoli è una cosa con Osimhen e un’altra senza. Victor fa la differenza, non c’è nulla da fare. Il Napoli era al buio, ma adesso dobbiamo capire se lo spiraglio di luce che vediamo sia stato creato dal Napoli o dai demeriti altrui.  Quando il Sassuolo prendeva tanti gol dalla Juve, lo chiamavano ‘Scansuolo’. Dopo ieri, allora, come dobbiamo chiamarlo? In campo ha mandato dei fantasmi ed ha regalato tre gol all’avversario: ieri bastava buttare la palla in avanti per segnare. Traorè ha giocato abbastanza bene ma non è ancora quello che ricordavo io. E’ una mezz’ala molto offensiva, non è bravo in interdizione, ha ottime qualità ma non è Zielinski. Ostigard io lo farei giocare sempre, perché pur con i limiti che ha, specie nel palleggio, è più marcatore di altri difensori del Napoli ed è forte di testa”.


Nba, decima vittoria di fila per Boston

Boston vince la decima partita consecutiva resistendo anche alla tripla doppia da 37 punti di Doncic, guidata dagli 81 punti del trio Tatum-Brown-Porzingis. Cade Minnesota superata dopo un tempo supplementare da Sacramento, che si gode un Monk da 39 punti. Golden State conquista l’ottava vittoria in fila in trasferta superando Toronto, sconfitta per i Pistons di Fontecchio (7 punti) in casa con Cleveland.