Il Napoli è sempre più in crisi: gli azzurri perdono pure al Castellani contro l’Empoli e scivolano all’ottavo posto

Una crisi senza fine. Il Napoli – dopo il 2-2 con il Frosinone – perde pure ad Empoli. L’ennesima disattenzione difensiva regala il gol dopo appena quattro minuti a Cerri – che non segnava in serie A da tre anni e mezzo – e poi gli azzurri non sono mai capaci di impensierire Cerri. Non convince affatto la scelta di Calzona di schierare Natan terzino sinistro dal primo minuto perché Mazzocchi non è al meglio. Il brasiliano si pianta proprio in occasione del vantaggio dell’Empoli, ma da solo non spiega ovviamente l’ennesima disfatta di un Napoli, alla decima sconfitta in campionato e scivolato all’ottavo posto in classifica. Inutile pure il forcing della ripresa. Il Napoli non riesce a produrre nulla e la sconfitta diventa realtà. E’ la decima. I tifosi presenti al Castellani contestano tutti.


Calzona: “La colpa è mia, non sono riuscito a comunicare certi concetti alla squadra. E’ inconcepibile approcciare così le partite. Chiedo scusa ai tifosi”

Francesco Calzona commenta la sconfitta contro l’Empoli: “Non ha funzionato l’approccio alla partita. L’Empoli è partito bene, noi non abbiamo mai affondato, è semplicemente inconcepibile. La responsabilità è la mia, evidentemente non sono riuscito a comunicare alla squadra la voglia di arrivare il più lontano possibile. La Champions? Se non vinciamo le partite e addirittura le perdiamo, è impensabile questo traguardo. Dobbiamo onorare la maglia e provare a dare di più. C’è un dato sconcertante: siamo la squadra che ha segnato di meno nei primi quindici minuti, sbagliamo sempre l’approccio. Siamo troppo leziosi, soprattutto nel primo tempo. Questo problema di mancanza di rabbia è qualcosa che ci portiamo dietro da quando sono arrivato. Evidentemente la colpa è mia. Non sono riuscito a trasferire questo concetto importante. Nel secondo tempo non abbiamo fatto un tiro in porta e non ce lo possiamo permettere. Onestamente non pensavo di trovare questa situazione quando sono arrivato. Sicuramente questa squadra deve fare di più. Lo dobbiamo alla città e alla società, ci pagano e ci dobbiamo prendere la responsabilità. La società ci sta facendo lavorare in tranquillità, quindi la colpa è nostra. Abbiamo tutti gli elementi per fare bene e non ci stiamo riuscendo. Dobbiamo lavorare sull’orgoglio, la tattica conta ma fino ad un certo punto. Chiedo scusa ai tifosi”.


Chiariello: “Hanno infangato uno scudetto storico, si devono vergognare! Domenica stadio vuoto!”

Nel corso di 'Campania Sport' su Canale 21, il giornalista Umberto Chiariello ha commentato a caldo il ko del Napoli a Empoli: "16 uomini senza vergogna, la partita peggiore degli ultimi 10-15 anni. Il Napoli prende il solito gol di testa, che è un marchio di fabbrica della difesa azzurra. Resuscita i morti, Cerri non segnava in A da Cagliari-Parma, 3 anni fa, non vedeva il becco di un gol da una vita e ha fatto gol di testa. Il solito gol di testa dopo tre minuti di gioco. Ce ne se sono voluti altri 90 e passa per vedere la peggiore partire della storia recente del Napoli. La peggiore perché il Napoli si è consegnato agli avversari sul piano morale. Non si può arrivare secondi su tutte le seconde maglie, questo significa non metterci l’anima.
Sono usciti con la maglia non sudata, sono stati vergognosi! Calzona non ci ha capito niente! E siamo stati anche graziati dall’arbitro perché c’era un rosso diretto a Ostigard che ha dato una gomitata in faccia ad un avversario. Vergognoso! Lo scudetto sul petto si può perdere, si può fare una cattiva stagione, si può concepire tutto ma fino ad un certo punto.

Oggi mi sono vergognato di tifare questa squadra, questi ragazzi non si meritano il tifo di Napoli! Il presidente, che ha sbagliato tutto, una cosa però la fa: li paga ogni mese profumatamente. E loro rappresentano una città che li ha amati e osannati. Non ne salvo nessuno, vergognosi! Mi auguro che siano contestati civilmente dai gruppi organizzati, dai tifosi azzurro a Castel Volturno, che domenica lo stadio sia vuoto! Ci vuole una protesta civile, non se ne può più! Hanno infangato uno scudetto storico, si devono vergognare!”

Palladino: “Voglia di rivalsa con Atalanta”

“Serve avere grande equilibrio quando si incontrano squadre importanti, in questa seconda parte di stagione siamo stati decisamente più solidi”. Così Raffaele Palladino, tecnico del Monza, si è proiettato sulla sfida con l’Atalanta che attende i brianzoli. “Sono stato molto fortunato a entrare in questa grande società e mi ritengo una persona fortunata – ha aggiunto l’ex fantasista del Genoa -. Questo gruppo on vuole mai perdere, e per questo c’è grande voglia di rivalsa e fare bene contro l’Atalanta con cui non abbiamo mai fatto punti”.


Serie B: Cutrone-Strefezza show, Como a -3 dalla vetta. Rimonta Venezia, frena la Cremonese

Il Como vince 5-2 in casa della Feralpisalò nella 34a giornata di Serie B e si porta a tre punti dal Parma grazie alla doppietta di Cutrone ed una perla di Strefezza. Resta a -3 dai lariani il Venezia, terzo, che rimonta 2-1 il Lecco con Pohjanpalo e Busio. Il Bari di Giampaolo (all'esordio) riprende 1-1 il Pisa, finiscono 0-0 il derby ligure Spezia-Samp, Südtirol-Cittadella, Ascoli-Modena, Brescia-Ternana ed il big match Catanzaro-Cremonese.

FERALPISALÒ-COMO 2-5
Dubickas si vede annullare un gol dopo 9’, ma l’ottimo avvio dei padroni di casa produce il vantaggio (questa volta valido) al minuto 17 con Felici, che beffa Semper sul primo palo con un destro di prima intenzione. La risposta lariana è immediata e porta la firma di Cutrone, pronto nel ricevere la spizzata di Gabrielloni su corner e trovare il pareggio. La rimonta si completa alla mezz'ora con il sigillo di Barba, ancora sugli sviluppi di un calcio d'angolo, su assist di Strefezza. Il tris arriva nuovamente dalla bandierina: l'ex Lecce crossa per Cutrone, che trova la traversa con un primo tentativo aereo e ribadisce in rete in acrobazia. L'attaccante si vede negare dal palo la tripletta dopo pochi secondi e la Feralpisalò ne approfitta per chiudere il primo tempo sul 2-3 con il gol di Zennaro, abile nel trovare un perfetto angolo con un mancino rasoterra da posizione defilata. Strefezza firma il poker al 64’ con un autentico capolavoro: tocco corto su calcio d'angolo, palla spostata nei pressi del vertice sinistro dell'area di rigore e destro imprendibile sul secondo palo. Sala colpisce il legno con una grande giocata, Braunöder sigla la quinta rete nel finale con un preciso sinistro dal limite. Il Como sale così a soli tre punti dalla capolista Parma, mentre la Feralpisalò resta penultima a quota trentuno.

BARI-PISA 1-1
I pugliesi cambiano allenatore ma iniziano male la partita, incassando la rete degli ospiti con Calabresi, autore di una bella conclusione di prima intenzione col mancino dal limite dell'area dopo nemmeno tre minuti di gioco. I nerazzurri sfiorano il raddoppio con un tiro di Moreo, malamente respinto da Brenno. La risposta dei Galletti arriva al 42’ con un bel destro a giro di Puscas, che si spegne però di pochissimo sopra la traversa. Di Cesare colpisce la traversa sugli sviluppi di un corner un avvio di ripresa, ma nella circostanza Calabresi si calcia la palla sul braccio e Pezzuto concede un penalty, confermato dopo una lunga on-field review. Puscas non sbaglia dagli undici metri e fa 1-1 all’ora di gioco. I biancorossi cercano il gol vittoria e lo sfiorano all’87’ con Nasti, ma il suo tentativo in contropiede viene neutralizzato dall’ottimo intervento di Nicolas. I toscani mancano così l'aggancio alla zona playoff, mentre Giampaolo (all'esordio) e il suo team rimangono virtualmente ai playout.

ASCOLI-MODENA 0-0
Gli emiliani sono costretti a dare un segnale dopo il cambio di allenatore ed è Strizzolo a sfiorare immediatamente la rete del vantaggio con un destro che termina a lato. Il primo tempo offre poche trame di gioco fino all'ultimo minuto, quando Nestorovski si vede parare il calcio di rigore da un grandissimo intervento del rientrante Gagno. Il secondo tempo offre un gioco spezzettato, con qualche sussulto nel finale da parte degli uomini del neo-allenatore Bisoli: i marchigiani restano in piena zona retrocessione, a tre lunghezze di distanza dalla quota salvezza, mentre il Modena continua la lunga striscia senza vittorie e si porta a quaranta punti.

BRESCIA-TERNANA 0-0
Le Rondinelle spingono fin da subito alla ricerca del vantaggio, faticando però a trovare soluzioni. Luperini sblocca il match al 28’ in mischia, ma il Var revoca la rete poiché il pallone non supera completamente la linea nella circostanza. Dionisi colpisce una traversa clamorosa al 68’ con una girata di testa da corner, mentre Lucchesi non riesce a ribadire in rete. L'ex Frosinone trova un altro legno pochi minuti dopo, propiziando il successivo tap-in di Luperini, annullato però per un fuorigioco iniziale di Distefano. Questo risultato porta il Brescia a quota 46 punti, mentre gli umbri sono a trentasette.

CATANZARO-CREMONESE 0-0
La prima grande occasione del match capita a Pickel, che al 27’ costringe ad un grande intervento Fulignati con la sua potente conclusione. La formazione calabrese non trova il modo di fare male ai grigiorossi e perde lucidità nel finale del parziale, chiuso sullo 0-0. Castagnetti colpisce la traversa ad inizio secondo tempo con un cross sbagliato, donando ulteriore fiducia agli ospiti nella gestione del campo. I calabresi reagiscono e si creano la chance per passare in vantaggio ad un quarto d'ora dalla fine con Iemmello, ma Antov salva sulla linea. Stoppa si divora il gol vittoria al 90’, mandando a lato un pallone rimasto all'altezza del dischetto dell'area di rigore dopo un rimpallo. La Cremonese resta a +4 dal Catanzaro, quinto.

LECCO-VENEZIA 1-2
I lagunari spingono fin da subito alla ricerca del gol, ma sono i padroni di casa a passare al 22’ con l’ottava rete stagionale di Buso, autore di un fantastico slalom tra i difensori avversari prima di concludere con precisione sul palo lontano. I lombardi riescono a resistere all’assalto ospite fino al duplice fischio, divorando anche il raddoppio con Novakovich, che calcia malissimo a tu per tu con Joronen. Melgrati si supera su un colpo di testa di Busio ad inizio ripresa, mentre sul ribaltamento di fronte Buso beffa Altare ma calcia sul portiere avversario da pochi passi. Il pareggio veneto arriva al 58’ con Pohjanpalo, puntuale su corner per il ventesimo sigillo stagionale. Due minuti e Bisio completa la rimonta, ricevendo una sponda di Altare al limite dell'area e realizzando con un destro deviato da Lepore. Celjak rimedia un cartellino rosso al 77’ per aver negato una chiara occasione da gol a Gytkjaer. Il Venezia resta così terzo a -3 dal Como, Lecco ad un passo dalla retrocessione.

SPEZIA-SAMPDORIA 0-0
Il derby ligure regala un primo tempo piuttosto bloccato tra le due compagini, con i padroni di casa che si accendono nel finale: al 35’ protestano per un tocco di braccio di Borini non sanzionato da Di Bello, un minuto dopo Kouda manca clamorosamente il tap-in sugli sviluppi di un corner e Verde non trova di pochissimo la porta con un diagonale mancino. La conclusione dal limite di Darboe (larga) risveglia i blucerchiati dopo l'intervallo, ma dalla parte opposta Kouda si divora nuovamente il gol da pochi passi. La spinta costante dei padroni di casa passa spesso dai piedi di Verde, ma la grande chance capita a Di Serio, protagonista di un gol annullato all’83’ con l’ausilio del Var per un suo fallo su Ghilardi. Spezia che resta a -1 dalla zona salvezza quindi, mentre la Samp mantiene l'ottavo posto con 45 punti.

SÜDTIROL-CITTADELLA 0-0
Bastano pochi secondi a Carissoni per spaventare il “Druso” con un colpo di testa di poco a lato, mentre Pittarello colpisce la traversa con un mancino dalla distanza dopo nemmeno tre minuti di gioco. Branca si rende pericoloso al quarto d'ora di gioco, i veneti spingono alla ricerca del vantaggio ma non riescono a superare il portiere avversario. I padroni di casa reagiscono: Davi spreca con una conclusione piuttosto centrale, Casiraghi impegna Kastrati nel recupero con calcio di punizione insidioso. In apertura di secondo tempo Odogwu approfitta di un errore di Angeli, ma Pavan mura in maniera provvidenziale la sua conclusione. Tessiore è pericoloso al 66’ con un affilato tiro da fuori area, dopodiché la partita si spegne fino al fischio finale. Il Cittadella resta a +1 dal Südtirol: i playoff sono ancora possibili per entrambe le squadre.



Nuovo record del Mondo per Duplantis

Armand Duplantis stupisce ancora: l’atleta svedese ritocca per l’ottava volta il record del mondo del salto con l’asta toccando quota 6,24 metri a Xiamen (Cina), prima tappa della Diamond League di atletica. Il precedente primato, come detto sempre appartenuto a Duplantis, era di 6,23 metri, stabilito lo scorso 17 settembre nelle finali di Diamond League a Eugene (Stati Uniti). Per la cronaca, il 24enne ha ovviamente vinto la gara davanti allo statunitense Sam Kendricks (5,82) e al cinese Bokai Buang (5,72).  Come fece l’ucraino Sergey Bubka negli anni ’80 e ’90, Duplantis si migliora di un centimetro alla volta aggiornando i suoi record mondiali (Il primo lo firmò nel febbraio del 2020, con il 6,17 metri a Torun superando il precedente primato del francese Renaud Lavillenie che durava dal 2014), così ottiene un ‘bonus’ ogni volta che infrange un primato. Lo svedese, uno degli atleti più acclamati dell’atletica leggera negli ultimi quattro anni, grazie alla sua personalità e al suo innegabile talento, Duplantis ha portato il salto con l’asta a un livello superiore.