Il numero di casi di sindromi simil-influenzali (ILI) in Italia continua a crescere. Durante la 51ª settimana del 2023, l'incidenza è salita a 17,2 casi per mille assistiti, rispetto ai 15,6 della settimana precedente, raggiungendo il livello più alto mai registrato nelle stagioni precedenti, come riportato dai bollettini della sorveglianza RespiVirNet.

Nel corso della stessa settimana, i casi stimati di sindrome simil-influenzale in Italia sono stati circa 1.013.000, portando il totale a circa 5.698.000 dall'inizio della sorveglianza.

Diversi agenti patogeni contribuiscono all'aumento delle sindromi simil-influenzali, tra cui il SARS-CoV-2, che circola a livelli sostenuti insieme al virus influenzale, e il virus respiratorio sinciziale, responsabile di bronchioliti nei bambini più piccoli. Questo è stato commentato da Anna Teresa Palamara, direttrice del dipartimento Malattie Infettive dell'Iss.

Questi dati sottolineano l'importanza della vaccinazione, soprattutto per le persone anziane, affette da malattie croniche o comunque fragili. Si raccomanda prudenza, soprattutto in presenza di sintomi respiratori, bambini molto piccoli, persone anziane o fragili.

L'incidenza di ILI (sindromi simil-influenzali) in Italia è aumentata a 17,2 casi per mille assistiti, rispetto ai 15,6 della settimana precedente. Questo aumento è dovuto alla circolazione di diversi virus respiratori, non solo l'influenza, anche se la circolazione di quest'ultima è in aumento.

L'incidenza è in aumento nelle fasce di età pediatriche, mentre rimane stabile negli adulti e negli anziani. L'aumento più significativo si è verificato nei bambini sotto i cinque anni, con un'incidenza di 47,1 casi per mille assistiti, rispetto ai 36,5 della settimana precedente.

Tutte le Regioni/PPAA che hanno attivato la sorveglianza registrano un livello di incidenza delle sindromi simil-influenzali sopra la soglia basale, ad eccezione della Basilicata. In quattro Regioni/PPAA (Lombardia, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Campania) è stata raggiunta la soglia di intensità “molto alta” dell'incidenza.

Sorveglianza virologica

Durante la sesta settimana di sorveglianza virologica, la percentuale dei campioni risultati positivi all'influenza sul totale dei campioni analizzati risulta pari al 29,4%, in aumento rispetto alla settimana precedente (26,8%), sebbene il numero assoluto di positività risulti inferiore a quello della settimana scorsa, come probabile conseguenza della sottonotifica dovuta alle recenti festività.

Tra i virus influenzali, quelli di tipo A risultano prevalenti (98,5%) rispetto ai virus di tipo B e appartengono per la maggior parte al sottotipo H1N1pdm09.

Tra i campioni risultati positivi, il 25% era positivo per SARS-CoV-2, l'11% per RSV, il 28% per influenza A, mentre i rimanenti sono risultati positivi per altri virus respiratori.


Fonte: Quotidiano Sanità