Il Consiglio dei ministri ha approvato il Documento di economia e finanza. Il Pil del 2024 è stato fissato al +1%. Il Debito al 137,8% quest'anno, per poi aumentare al 138,9% nel 2025 e al 139,8% nel 2026.

"Il termine per la presentazione del nuovo Def, il programma strutturale fiscale, è stabilito per il 20 settembre, ma è nostra volontà presentarlo anche prima, quando saranno disponibili tutti gli elementi, a partire dalla traiettoria tecnica" prevista per la "metà del mese giugno dalla Ue".

Lo ha detto il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti in conferenza stampa dopo il CdM. "Questo Def tiene conto delle decisioni, della rivoluzione delle regole bilancio fiscali in sede europea. Mancano le disposizioni attuative, le istruzioni per costruzione il percorso", ha ricordato.Il debito pubblico in risalita previsto dal Def "è pesantemente condizionato dai riflessi per cassa del superbonus nei prossimi anni" ma successivamente al 2026 "comincerebbe a scendere".  "La decontribuzione che scade nel 2024, intendiamo assolutamente replicarla nel 2025, questo è il vero obiettivo che ci poniamo quando andremo a definire il Programma strutturale", ha spiegato Giorgetti."Ovviamente al ministero stiamo pensando come si possa ulteriormente andare in direzione dei tagli di spesa. Non auspicavamo il disastro del superbonus anche se credo di averlo evocato in questa sede diverse volte. Questo complica il quadro, onestamente". 

E altrettanto onestamente confidiamo che i tagli paventati dal Ministro non vengano fatti sempre sulla pelle dei 'soliti fessi', ovvero tagliando su sanità, pensioni e adeguamento salariale dei lavoratori dipendenti al caro vita, ma magari su chi evade ed elude il fisco campando alle spalle sempre di quei 'soliti fessi' e tagliando privilegi e rendite di posizione ormai non più sostenibili!