ROMA - (Ernesto Genoni) - Granchio blu: commestibile? Buonissimo! Il granchio blu non rientra ancora nei classici ricettari, perché fino ad ora poco conosciuto, ma in Italia i primi avvistamenti ufficiali riguardano i territori di Marina di Grado e della Laguna di Venezia e datano, rispettivamente, 1949 e 1951.

Sono già in molti, dopo la propaganda gratis di queste ultime ore, i ristoranti che cominciano a proporlo ai buongustai con la pasta, soprattutto con spaghetti e linguine. La ricetta del ristoratore è semplice.

Sciacquate in acqua corrente i granchi, poi bolliteli per 10 minuti. Estraeteli quando il carapace sarà diventato arancione e tagliateli a metà. Recuperate la polpa. Intanto mettete a scaldare 3 cucchiai di olio e uno spicchio d’aglio. Lasciate insaporite e poi aggiungete dei pomodorini tagliati a spicchi. Dopo 5 minuti aggiungete la polpa del granchio e fate cuocere per 2 minuti. Regolate di sale e pepe e aggiungete una spolverata di prezzemolo fresco. Infine scolate gli spaghetti al dente e mantecateli, amalgamateli,  assieme alla polpa di granchio e ai pomodorini dolci. Aggiustare di pepe e di sale, o peperoncino e il piatto può essere servito.

Se poi lo si vuole gustare al naturale basta semplicemente bollire il granchio blu per circa 20 minuti in acqua e sarà pronto. La colorazione sarà di un bell’arancione brillante e le sue carni saporite daranno molta soddisfazione anche condite con semplicità. 

Il granchio blu, specie poco conosciuta fino a qualche mese fa, rispetto ai nostri tradizionali granchi di mare, era considerata come una specie non molto commercializzabile. Ma ora, vista l'abbondanza della pesca - ogni pescatore del Veneto ne pesca dai 2 a 3 quintali al giorno - il crostaceo sta conquistando le nostre tavole. E' semplicemente un evento di mercato. Costo: 5/6 euro al chilogrammo. Oggi, il prezzo sfiora i 9/12 euro. Alcune pescherie lo propongono anche a 15 euro. Negli Stati Uniti, dove è normale trovarlo in vendita, costa al chilo circa 18 dollari.