Il presidente Volodymyr Zelensky questo sabato ha affermato che le truppe di Kiev stanno "avanzando" nella controffensiva contro le forze russe, ribattendo così alle dichiarazioni di alcune fonti occidentali che dicevano che l'avanzata ucraina era più nei desiderata che nei fatti, 

La controffensiva iniziata ormai tre mesi fa, finora, ha fatto registrare la riconquista di poco più di una decina di insediamenti, ma non di una qualche località da poter esser considerata decisiva a causa delle linee difensive create dai russi, protette da campi minati.

Questa settimana, funzionari statunitensi avevano espresso frustrazione per il lento progredire dell'avanzata dei militari ucraini, di cui avevano persino criticato la strategia, suscitando così la reazione di Zelensky su Telegram:

"Le forze ucraine stanno avanzando. Nonostante tutto, e indipendentemente da ciò che chiunque dica, stiamo avanzando, ed è la cosa più importante. Ci stiamo muovendo".

Il timore, soprattutto fdi Kiev, è che il supporto finanziario e militare dell'Occidente possa iniziare a diminuire specie se l'inverno rallenterà ulteriormente i progressi sul campo di battaglia. L'Occidente ha versato molti miliardi di dollari per aiutare la controffensiva e Kiev sostiene di averne bisogno di molti altri.

Mentre nel Donbass la situazione è quasi immutata, i maggiori progressi dell'Ucraina nella riconquista del suo territorio si registrano a sud di Zaporizhzhia dove il vice ministro della Difesa Hanna Maliar ha detto che venerdì le truppe di Kiev avevano sfondato la prima linea delle difese russe.

La Casa Bianca ha detto che c'è stato un "notevole successo" da parte dell'Ucraina nella zona, con l'esercito ucraino che ha dichiarato che le sue truppe continuavano ad avanzare verso Melitopol, un importante centro urbano, snodo stradale e ferroviario tra Russia e Crimea.

Sempre questo sabato, il ministero della Difesa russo afferma di aver distrutto due postazioni di comando della 28.a brigata meccanizzata delle Forze armate ucraine nel Donetsk e di aver ucciso 115 militari ucraini nella regione di Zaporizhzhia.