Nel commento ad un video postato sull'account Instagram di Alexei Navalny, viene viene rivelato il modo in cui è stato avvelenato. Il dissidente russo, acerrimo avversario di Putin, si era sentito male durante il volo che da Tomsk lo stava riportando a Mosca.
Vista la gravità delle sue condizioni, l'aereo fece scalo a Omsk, il primo aeroporto disponibile, dove Navalny venne ricoverato nel locale ospedale.
Chi accompagnava Navalny, quando vide quanto serio fosse il suo stato di salute, si mise subito in contatto con gli attivisti dell'FBK (la Fondazione anti corruzione creata da Navalny) a Tomsk. Questi, facendosi accompagnare da un avvocato, si recarono immediatamente nella stanza d'albergo dove il dissidente aveva soggiornato fino al mattino prima della sua partenza.
Immaginando che le autorità russe non avrebbero condotto un'inchiesta seria che accertasse quanto realmente accaduto, gli attivisti dell'FBK fotografarono e ripresero in un video quello che vi era nella stanza, recuperando anche un paio di bottigliette d'acqua da cui Navalny aveva bevuto.
Come Navalny, anche le bottigliette sono finite in Germania e analizzate. Dopo una duplice verifica, su una di esse sono state trovare tracce dell'agente nervino Novichok. Pertanto, a differenza di quello che si era creduto finora, Navalny non è stato avvelenato al bar dell'aeroporto di Tomsk dove aveva bevuto un tè prima del decollo, ma in albergo, forse già la sera prima.
Il Cremlino, finora, ha negato qualsiasi coinvolgimento nella vicenda che ha visto protagonista Navalny.