Bevete come sempre è l'accorato appello del ministro dei Trasporti Salvini agli italiani, sempre più perplessi, alle prese con le modifiche da lui apportate al codice della strada. Rimangono, infatti, dubbi sull'uso di alcol e sullo stato di ebbrezza per neopatentati e per chi non ha compiuto ancora i 21 anni. Dubbi che i post del ministro, tra l'altro grotteschi perché implicitamente invita comunque a bere anche chi si metterà alla guida di un automobile (cosa sempre sconsigliabile), continuano a non chiarire.
Invece rimangono per certo assurdi i contenuti del nuovo articolo 187 che ha eliminato il riferimento allo "stato di alterazione psico-fisica" per chi guida dopo aver assunto sostanze che vengono riconosciute come droghe. In base a questa modifica, basta una positività al test anti-droga per essere ritenuto punibile, indipendentemente dal tempo trascorso dall'assunzione e dall'assenza di effetti reali al momento della guida.
Studi recenti in relazione al consumo di cannabis, come quello condotto nel 2023 dall'ASST Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dimostrano che il principio attivo della marijuana (THC) può essere rilevato nei test fino a 22,5 ore dopo la sua assunzione, anche se l'effetto psicoattivo è ormai svanito! Pertanto, in base alla modifica della norma voluta da Salvini, una persona perfettamente in grado di guidare, non solo avrà una multa che può arrivare fino a 6mila euro e il ritiro della patente fino a due anni... ma rischierà pure un anno di carcere!
Al confusissimo ministro hanno poi spiegato che tali sanzioni sarebbero state comminate anche a chi assume cannabis per ragioni mediche e allora Salvini ha subito annunciato modifiche e nuove rassicurazioni. Nonostante ciò, ancora una volta, non ha potuto evitare il ridicolo che da sempre fa da base al suo agire in politica.
Infatti, mentre chi si è fatto uno spinello un giorno prima di guidare rischia il carcere, chi assume sostanze stupefacenti come metadone, buprenorfina e fentanyl può invece star tranquillo. Infatti, tali sostanze non sono rilevabili con i test salivari attualmente utilizzati dalle forze dell'ordine.
Ma Salvini, abituato da sempre a sostenere tutto e l'esatto contrario in relazione a qualsiasi argomento, di queste contraddizioni non se ne preoccupa, premurandosi di sostenere che il nuovo codice da lui introdotto sta già fornendo risultati:
"Nelle due settimane successive al 14 dicembre 2024, giorno di entrata in vigore del nuovo Codice della Strada, la Polstrada e l'Arma dei Carabinieri hanno rilevato un calo degli incidenti (-2,8%) rispetto allo stesso periodo di un anno fa, ma soprattutto una drastica diminuzione degli incidenti mortali (-20,3%) e delle vittime (-25,4%). L'obiettivo è ridurre l'inaccettabile strage sulle strade italiane e questi dati rappresentano un piccolo ma importantissimo passo in avanti che, da padre e da ministro, mi riempie di grande orgoglio".
Gli esercizi commerciali in cui si consumano alcolici sono però sul piede di guerra, visto che anche loro, a causa del nuovo codice della strada, hanno iniziato a registrare cali nel fatturato, collegati alle incertezze sull'assunzione di sostanze alcoliche. Nei ristoranti di tutta Italia diminuisce il consumo di bottiglie e cresce quello al calice, così sempre più locali ricorrono alle "wine bag", per limitare le perdite. I più penalizzati sono i ristoranti che possono essere raggiunti solo in auto.
Ed allora ecco la risposta del ministero dei Trasporti (fonte Lega Salvini premier):
"Il nuovo Codice della Strada non cambia i limiti consentiti per il consumo di alcol: tra le novità, invece, è stata prevista una stretta sull’utilizzo improprio del cellulare e sul consumo di droghe. Eppure, stiamo assistendo con sconcerto a una campagna mediatica che ignora quasi completamente il tema degli smartphone (il cui uso scorretto è una delle cause principali di incidenti) e dà spazio a immotivate preoccupazioni, per esempio, di ristoratori che lamentano perfino il calo delle ordinazioni del risotto allo champagne (notizia che ha trovato risalto su un grande quotidiano). Il risultato è offrire ai cittadini notizie confuse o drammaticamente false, danneggiando peraltro un settore decisivo come quello enogastronomico.
Per questo, il Mit sta anche valutando denunce per procurato allarme".
Ormai siamo alla farsa...