"Sono felicissimo di questa nomination. Per me è già una grande vittoria. E un motivo di commozione, perché è un riconoscimento prestigioso ai temi del film, che sono le cose in cui credo: l'ironia, la libertà, la tolleranza, il dolore, la spensieratezza, la volontà, il futuro, Napoli e mia madre. Per arrivare fin qui, c'è stato bisogno di un enorme lavoro di squadra. Dunque, devo ringraziare Netflix, Fremantle, The Apartment, gli attori straordinari e una troupe indimenticabile. E poi i miei figli e mia moglie, che mi amano nel più bello dei modi: senza mai prendermi sul serio".

Questo è quanto ha dichiarato all'Ansa il regista Paolo Sorrentino dopo che questo martedì l'Academy of Motion Picture Arts and Sciences ha reso noto che il suo film, "La Mano di Dio", è tra i cinque che il prossimo 27 marzo si contenderanno l'Oscar della 94ª edizione come miglior film straniero, nell'evento che avrà luogo al Dolby Theatre di Hollywood.

Gli altri quattro film concorrenti sono il giapponese "Drinve my Car" di Ryûsuke Hamaguchi, il danese "Flee" di Jonas Poher Rasmussen, "Lunana: a yak in the classroom" di Pawo Choyning Dorji (Bhutan) e "The worst person in the world" del norvegese Joachim Trier.