L' attuale corsa agli Oscar per il Miglior Film si presenta molto più incerta rispetto alle edizioni passate, laddove i premi della critica avevano già delineato un chiaro favorito. Quest’anno invece anche se Anora è il più premiato, la percezione è che la gara sia in divenire con una divisione netta tra quello che è piaciuto ai critici e quello che potrebbe piacere ai membri dell’Academy. 

In tal senso in base ai premi delle Associazioni dei critici americani, sembrava profilarsi una potenziale sfida tra Anora e The Brutalist, con Wicked come possibile terzo incomodo. Tuttavia, Conclave, un thriller ambientato in Vaticano, sta guadagnando sempre più consensi tra gli addetti ai lavori e potrebbe rivelarsi il vero favorito.

A differenza degli anni scorsi, laddove titoli come Everything Everywhere All At Once e Oppenheimer avevano dominato la scena fin da subito, quest'anno la situazione è molto diversa. Analizzando le liste della National Board of Review, dell’American Film Institute, dei Critics Choice Awards e dei Golden Globe, solo 4 film compaiono in tutte le liste: Conclave, Anora, Wicked e A Complete Unknown.  A completare una possibile cinquina troviamo Emilia Perez, il pluri-candidato film francese che punta a un record di nominations per un film non in lingua inglese.

La vera incertezza riguarda gli ultimi 3 posti “disponibili” : diversi titoli sono in lizza, avendo quasi ottenuto l'en plein di nominations dalle principali Associazioni di critici:
da Sing Sing, che ha mancato solo la nomination ai Golden Globe, a A Real Pain, il film di Jesse Eisenberg, fuori solo dai Critics Choice Awards, da Nickel Boys, l'opera prima di RaMell Ross, che però è stata esclusa dalla NBR, fino a The Substance, che ha diviso la critica ma ha avuto una performance sorprendente durante la Stagione dei Premi, superando i pregiudizi legati al body horror.