"Arrivare a Lisbona vorrebbe dire entrare nell'elite del calcio europeo e mondiale e ci teniamo molto. Per riuscirci ci vorrà una grande prestazione perché il Lione da quando gioca con tre centrali si è evoluta e sa ripartire con grande velocità, riescono a difendere bassi, hanno ottime accelerazioni e il risultato dell'andata permetterà loro di giocare una gara che ben si adatta alle loro caratteristiche. Sarà difficile, ma possibile, serviranno lucidità e pazienza".

Questa è una delle frasi dette da Maurizio Sarri prima della sfida con Lione, mentre quella di seguito è una delle frasi pronunciate dal capitano della Juventus, Leonardo Bonucci:

"In queste partite ognuno di noi, con una parola, un gesto un'iniezione di fiducia, può fare la differenza e sarà fondamentale l'adrenalina dello spogliatoio. Stiamo bene, abbiamo vinto lo scudetto che era l'obiettivo principale e abbiamo voglia di giocare questa gara e ribaltare il risultato. Nelle partite decisive del campionato contro Inter e Lazio abbiamo dimostrato di saper far bene e di saper lavorare come squadra. La tensione e la concentrazione arriveranno da sole, partiamo da un risultato di svantaggio, ma vogliamo fare una grande prestazione e il risultato ne sarà la conseguenza".

Come è andata a finire lo hanno visto tutti.

La Juventus ha vinto per 2-1, ma non è riuscita a passare il turno perché aveva bisogno di un'altra rete per superare il Lione, visto che il risultato dell'andata era stato favorevole ai francesi che avevano vinto per 1-0. 

Il match è stato "indirizzato" dal folle arbitraggio di Felix Zwayer che, con la complicità del Var, si è inventato prima un rigore per i francesi e dopo ha fatto altrettanto a favore della Juventus, costringendo però i bianconeri a segnare tre reti invece di due per aggiudicarsi l'incontro.

Ma, Ronaldo a parte, la Juventus non ha certo dimostrato gioco e carattere per meritarsi di passare il turno, tanto che il Lione, per buona parte dei novanta minuti, ha dato l'impressione di controllare la gara senza alcun problema. 

Nonostante ciò Sarri ha commentato l'incontro in questo modo:

«Questa sera abbiamo fatto una grande partita, il rigore avrebbe potuto mandarci fuori di testa, ma abbiamo pareggiato, siamo andati in vantaggio e sul 2-1 abbiamo creato tre o quattro occasioni. Se non fossi devastato moralmente per l'eliminazione, sarei contento per la prestazione di questa sera, perché abbiamo tirato fuori tanta energia e la squadra ha risposto con carattere e ha dimostrato di essersi rigenerata negli ultimi giorni. Settimana scorsa il Lione in 120 minuti contro il PSG non è stato mai in difficoltà come questa sera. Con tutto quello che è successo non era facile arrivare al top in questo momento, ma la squadra mi pare che questa sera abbia comunque risposto bene».

Mentre Bonucci ha detto:

«C'è delusione, ci aspettavamo una partita del genere, abbiamo subito gol su rigore, poi l'abbiamo ribaltata e abbiamo creato tanto, ma il calcio è così e a volte non raccogli quello che semini. Questa sera abbiamo dato tutto, dovevamo fare meglio a Lione nella gara di andata. Oggi abbiamo dimostrato che la condizione c'era, creando cinque palle gol nitide, ma vanno fatti i complimenti a loro per il passaggio del turno. È stata una stagione anomala. L'obiettivo principale era vincere il campionato e l'abbiamo centrato, poi sapevamo che in Champions, con questa formula, sarebbe potuto accadere di tutto e che avremmo dovuto fare tutto il possibile per qualificarci per Lisbona. Abbiamo dato il massimo, ma non ci siamo riusciti».

Per il presidente Agnelli c'è da riflettere su quanto accaduto, ma non ci sono appunti da fare a Nedved, Paratici e Cherubini, nei confronti dei quali ha ribadito la stima, confermando quel gruppo di dirigenti anche per il futuro, mentre non ha fatto altrettanto nei confronti di Sarri, per il quale, probabilmente si andrà verso l'esonero.

Curioso, però, che Agnelli non abbia avuto dubbi sulla qualità della rosa messa a disposizione di Sarri che, Ronaldo a parte, ha mostrato tutti i suoi anni e tutta la sua stanchezza... mentre i sostituti non ci sono, considerando le prestazioni dei cosiddetti "giovani" a partire da Bernardeschi!

Cambiando l'allenatore Agnelli può pensare di salvarsi la faccia per questa stagione, ma i problemi della Juventus si presenteranno identici nel prossimo campionato se la squadra non sarà rifondata, cosa che i tanto esaltati Nedved, Paratici e Cherubini finora non sono riusciti a fare.


Stasera toccherà al Napoli tentare di raggiungere l'Atalanta ai quarti di Champions League. La squadra di Gattuso, che giocherà a Barcellona, dovrà tentare l'impresa con la necessità di segnare, dato che al San Paolo la partita si è conclusa in parità sull'1-1.

A disposizione di Gattuso ci sarà anche Lorenzo Insigne, in dubbio per l'infortunio nella partita contro la Lazio.