La politica del contrordine non è solo da riferire alla satira dell'Italia postbellica. Ancora oggi funziona benissimo e non solo nel nostro paese. L'ultimo esempio, infatti, riguarda Donald Trump.

Nel faccia a faccia con Putin della scorsa settimana, in un colloquio bilaterale a margine del G20 di Amburgo, i presidenti di Russia e Stati Uniti avevano concordato di unire le competenze dei due paesi per dar vita ad una unità congiunta che si occupasse di cyber sicurezza, per diminuire la possibiità di manipolare i dati ed influenzare anche i risultati elettorali!

Forse a Trump è sembrata un'idea geniale, ma molti dei repubblicani - anche tra quelli che lo hanno sostenuto - hanno ritenuto il contrario proprio per la presunta intromissione di Mosca nell'influenzare il risultato delle presidenziali del 2016.

Ad esempio, il senatore della Carolina del Sud Lindsey Graham, al programma Meet the Press della NBC, ha dichiarato: "Non è l'idea più stupida che abbia mai sentito, ma gli si avvicina molto!"

Ash Carter, segretario alla difesa degli Stati Uniti con il presidente democratico Barack Obama, ha detto alla CNN: "Questo è come proporre un gruppo di lavoro sul furto al ragazzo che ha rubato a casa tua".

Nonostante i consiglieri di Trump, tra cui il segretario di Stato Rex Tillerson e il segretario del Tesoro Steve Mnuchin, avessero tentato di mettere una pezza all'iniziativa di Trump, le critiche dei senatori repubblicani lo hanno costretto a rimangiarsi la parola data all'amico Putin.

Così, Trump domenica su Twitter ha ripreso l'argomento per annunciare di aver scartato - forse - la precedente idea: Contrordine, americani, "il fatto che il presidente Putin e io abbiamo discusso di un'unità di cyber sicurezza non significa che tale unità possa essere creata."