Sembra destino di qualsiasi impero l'esser governato da dementi. Nell'antica Roma sono stati considerati tali Caligola, Nerone, Commodo, Eliogabalo… Pertanto, non c'è da meravigliarsi se oggi l'impero americano tornerà ad esser governato da un demente come Donald Trump… un demente fin dalla nascita, che già nel primo mandato ha dato prova delle sue capacità organizzando un colpo di Stato con l'assalto al Congresso. Ma ad essere onesti, l'interregno dem con Joe Biden non è stato diverso. Infatti, anche l'attuale presidente in scadenza di mandato è affetto da demenza, senile e non congenita… ma sempre demenza è.
Ed anche Biden, al pari di Trump, vuole sottolineare questo suo stato anche in scadenza di mandato, dando il peggio di sé nei due conflitti che gli Stati Uniti hanno contribuito a promuovere e alimentare.
In quello ucraino, dopo aver dato il via libera a Kiev nell'utilizzare i missili ATACMS in territorio russo, oggi ha dato il proprio assenso per fornire a Zelensky mine antiuomo, nonostante la Convenzione internazionale che ne proibisce l'uso (non riconosciuta dagli USA ma riconosciuta dall'Ucraina) per la quale si spese e non poco Diana Spencer.
Nel conflitto in Medio Oriente, Biden continua a supportare lo Stato ebraico di Israele, in tutto e per tutto uno Stato canaglia, fornendogli armi e supporto diplomatico.
Oggi il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha votato l'ennesima risoluzione per un cessate il fuoco a Gaza: 14 Paesi hanno votato a favore, mentre il vice ambasciatore degli Stati Uniti, Robert Wood, è stato l'unico ad opporsi.
Dopo il voto, il burattino di Biden ha spiegato di non poter sostenere un cessate il fuoco incondizionato, perché una fine duratura della guerra deve giungere con il rilascio degli "ostaggi".
È la quarta volta dall'ottobre dello scorso anno che gli Stati Uniti usano il loro potere di veto per bloccare una risoluzione per il cessate il fuoco a Gaza nel Consiglio di sicurezza.
La bozza chiedeva il rilascio di tutti i prigionieri e un cessate il fuoco immediato e incondizionato, ma non li collegava necessariamente o li rendeva condizionali, ed è questo ciò a cui gli Stati Uniti si sono opposti… dopo tre settimane di lavoro sul testo.
Allo stesso tempo Wood, perfetto rappresentante del demente che ancora occupa la Casa Bianca, non ha invece alcuna preoccupazione in relazione al fatto che Israele possa invece continuare i suoi crimini all'infinito.
Crimini che riguardano non solo Gaza, ma anche la Gisgiordania e Gerusalemme est, oltre il Libano e, novità di giornata, anche la Siria, dove a Palmira - nell'antica città di Palmira - lo Stato ebraico oggi ha ucciso 36 persone, ferendone 50. Delle odierne vittime palestinesi e libanesi, invece, non vale neppure riportarne il numero, perché non fanno più notizia.
Ecco come l'ambasciatore dello Stato ebraico di Israele alle Nazioni Unite, Danny Danon, uno dei tanti criminali che rappresentano quello Stato canaglia ha commentato il demenziale veto da parte di Washington:
"La risoluzione presentata a questa camera non era un percorso verso la pace: era una tabella di marcia verso più terrore, più sofferenza e più spargimento di sangue", ha detto. "Ringraziamo gli Stati Uniti per aver esercitato il loro veto, per essersi schierati dalla parte della moralità e della giustizia".
Danon ha poi aggiunto che la bozza di risoluzione, se fosse stata approvata, avrebbe inviato un messaggio ai "terroristi" dicendo loro che che avrebbero potuto agire impunemente.
Questo testo, ha concluso, "premiava Hamas per la sua barbarie".