Un piano quadriennale, dal 2021 al 2024, che prevede 2.500-3.000 uscite su 11.000 addetti (5.000 dipendenti interni e 6.000 esterni), senza fare ricorso ai licenziamenti ma sulla base di accordi consensuali. E’ questo il documento, presentato

Venerdì, l'amministratore delegato di Sky, Maximo Ibarra, ha presentato ai sindacati di settore il piano industriale dell'azienda dal 2021 al 2024, dopo aver perduto i diritti per la trasmissione delle partite di Serie A per il prossimo triennio, che scade per l'appunto nel 2024.

Il piano prevede una riduzione di personale fino ad un massimo di 3.000 addetti. L'intenzione di Ibarra è comunque quella di non far ricorso ai licenziamenti, ma di arrivare ad accordi di separazione consensuali.

Con la riduzione del 25% della forza lavoro, Sky punta così a risparmiare 300 milioni di euro, per poi puntare anche ad una ottimizzazione dei costi tramite digitalizzazione, semplificazione dei processi e maggiore centralizzazione del gruppo.

Informazione e sport, anche nel prossimo quadriennio, rimarranno elementi fondamentali dell'offerta della tv satellitare. La parola passa adesso ai sindacati... e ai lavoratori.