«I "patrioti" al Governo stanno mettendo la nostra sicurezza nazionale nelle mani di Musk alla modica cifra di 1,5 miliardi pubblici? Alla Presidente Meloni e a tutto il Governo chiediamo immediata trasparenza di fronte al Parlamento sulle insistenti indiscrezioni di stampa di queste ore. Si tratta di questioni della massima rilevanza: tutela delle nostre aziende, protezione dei dati personali, della privacy, della identità personale, cybersicurezza. E tante altre questioni che coinvolgono direttamente la qualità dei nostri processi democratici. Tutto questo può essere deciso sulla base di rapporti personali tra la nostra Premier e uno degli aspiranti “padroni del mondo”?»

Queste è quanto detto oggi dal presidente dei 5 stelle Giuseppe Conte, le cui parole si aggiungono a quelle di Nicola Fratoianni di AVS:

«Le indiscrezioni che leggiamo sulla stampa estera e riportate da la Repubblica su una trattativa fra il governo italiano e l’azienda di Elon Musk sono inquietanti. Affidare la sicurezza militare del paese a una azienda privata di uno degli uomini più potenti e ricchi del mondo può essere un clamoroso errore.Quello stesso uomo che per altro è oggi uno dei più stretti consiglieri del capo del governo statunitense e che sta organizzando e tessendo da mesi la tela della destra estrema in tutti i paesi europei.Non si può fare, non possiamo accettarlo.Alle preoccupazioni per l’indipendenza e la sicurezza dell’Italia, si aggiungono altre preoccupazioni, di tipo industriale: questo affidamento a Musk sarebbe il definitivo salto nella privatizzazione dell’Italia, in materia di infrastrutture di reti e di comunicazione dopo la vendita della rete Telecom al fondo americano KKR.Tutto per mano della sovranista Meloni, la stessa che nel suo discorso di insediamento in Parlamento aveva dato centralità alla creazione di un cloud italiano (tema importante e centrale) per sottrarre i dati sensibili del governo, delle amministrazioni e dei cittadini italiani alle grinfie dei capitalisti del digitale. Dopo un paio di anni appena, Meloni smentisce se stessa e la sua promessa.Ci siamo abituati alle bugie di Meloni e soci, nessuna sorpresa. Il problema è che questa bugia ha a che fare con la sicurezza e la democrazia del Paese. Quindi devono immediatamente venire in Parlamento a spiegare quel che sta accadendo».

A nome del Pd si era già espresso al riguardo - e con più precisione - Antonio Nicita, vicepresidente del gruppo dem al Senato

«Bloomberg rivela la possibile conclusione di un contratto quinquennale di 1,5 miliardi di euro a favore di Musk e della sua Starlink/SpaceX per una serie di servizi di telecomunicazione non meglio identificati a favore del Governo.Si tratta di una cifra di fondi pubblici enorme, equivalente a quella impegnata negli investimenti a banda ultra larga nel PNRR, regalata a una società satellitare le cui performance sono inferiori ai target europei fissati al 2030. Si menzionano inoltre servizi di crittografia delle comunicazioni del Governo e di applicazioni militari, cioè di servizi assai sensibili per la sicurezza nazionale e per la sovranità digitale dei dati che, in ogni caso, possono essere tranquillamente offerti da imprese italiane ed europee.Peraltro sembrerebbe che tale ipotetico accordo sarebbe stato sbloccato nell’incontro Meloni-Trump.Tutto questo appare gravissimo: regali di soldi pubblici, su un settore molto competitivo in Italia e per applicazioni sensibili per la sicurezza, ad un soggetto come Musk, legato alla nuova amministrazione Trump e campione della nuova destra internazionale anti-europea.Il PD ha già denunciato da tempo alla Camera e al Senato il rischio di regali a Musk e chiederà nuovamente di riferire immediatamente alle Camere. Agiremo in ogni sede per tutelare gli investimenti e i finanziamenti pubblici, la concorrenzialità nel mercato telco, la cybersicurezza, la sovranità digitale dei dati. L’Italia non è in svendita e non regala fondi pubblici ai miliardari amici della nuova internazionale di destra».

C'è bisogno di aggiungere altro? Solo ricordare a Meloni di farci sapere se Tajani (in qualità di ministro degli Esteri), Crosetto (in qualità di ministro della Difesa), Giorgetti (in qualità di ministro delle Finanze), Urso (in qualità di ministro che ha tra le sue competenze anche quella sulle comunicazioni)... fossero stati informati o meno della sua iniziativa. Tajani, a quanto dicono le cronache, è stato informato della "scappatella" di Meloni negli USA dopo averla saputa dai media.

Ci sarebbe da aggiungere che cosa ne pensi la Corte dei Conti nell'affidare 1,5 miliardi di euro pubblici ad un privato senza uno straccio di gara... Sì è vero... Musk è un vero fascista, ma anche nel ventennio i bandi pubblici si facevano.

Che cosa ha detto Giorgia Meloni? Dopo che il caso stava montando, Palazzo Chigi si è trovato costretto a pubblicare la seguente nota:

«La Presidenza del Consiglio smentisce che siano stati firmati contratti o siano stati conclusi accordi tra il Governo italiano e la società SpaceX per l'uso del sistema di comunicazioni satellitari Starlink. Le interlocuzioni con SpaceX rientrano nei normali approfondimenti che gli apparati dello Stato hanno con le società, in questo caso con quelle che si occupano di connessioni protette per le esigenze di comunicazione di dati crittografati.La stessa Presidenza del Consiglio smentisce ancora più categoricamente, considerandola semplicemente ridicola, la notizia che il tema di SpaceX sia stato trattato durante l'incontro con il Presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump».