Partendo dalla trattativa che si è svolta al Metropol di Mosca, nella puntata di lunedì 21 ottobre, Report ha messo in onda un'inchiesta che mostra motivazioni e finanziamenti che hanno permesso a Matteo Salvini di trasformare la Lega da partito antimeridionale e secessionista in partito nazionalista, anzi... sovranista.
Nella trattativa al Metropol, organizzata per ottenere una tangente da 65 milioni di euro facendo la "cresta" su una vendita di greggio dalla Russia all'Italia, Savoini, uomo legato a Matteo Salvini, ha di fronte a sé tre russi, di due dei quali è stata scoperta l'identità.
Uno è Andrey Kharchenko, funzionario dell'ambasciata russa in Italia e membro di spicco del movimento politico russo di stampo sovranista Eurasia, creato da Aleksandr Dugin; l'altro è Ilya Yakunin, manager che ha legami molto stretti con Vladimir Pligin, influente e potente membro del parlamento russo saldamente collegato al Cremlino. È nello studio di Pligin che, durante uno dei suoi viaggi a Mosca, Matteo Salvini ha incontrato in veste ufficiale il vicepremier russo Dmitry Kozak.
Prima di quella del Metropol, Savoini aveva provato a mettere in piedi un'altra trattativa simile con la società russa Avangard Oil legata a Konstantin Malofeev (che ne è socio di minoranza ed il cui braccio destro ne è amministratore), detto l’Oligarca di Dio. Fondatore del fondo Marshall Capital, risulta essere uno dei russi più ricchi e più vicini a Vladimir Putin.
Perché Malofeev è una figura importante? Perché è lui ad aver finanziato i partiti di estrema destra in Europa ed è lui ad aver fondato nel 2013 una nuova "Santa Alleanza" tra le associazioni ultratradizionaliste russe e le più potenti fondazioni della destra religiosa americana che negli ultimi 10 anni hanno a loro volta fatto arrivare agli estremisti di destra del vecchio continente oltre 1 miliardo di dollari.
Malofeev ha dichiarato di aver finanziato Le Pen padre con 2 milioni di euro, (finanziamento avvenuto prima delle sanzioni dell'Ue alla Russia), ed è anche accusato di aver dato 9,4 milioni di euro anche alla figlia di Le Pen, ma lui nega perché tale finanziamento sarebbe avvenuto dopo l'entrata in vigore delle sanzioni applicate dall'Ue al Cremlino a seguito dell'invasione in Crimea.
Malofeev, intervistato da Report, non nasconde le sue simpatie politiche e quanto da lui fatto per promuovere gruppi ultraconservatori di stampo religioso, con la sua idea di società riassumibile nella famiglia esclusivamente eterosessuale, dove il ruolo della donna deve essere finalizzato unicamente a quello di casalinga e madre. L'omosessualità non esiste e non deve esistere, con i gay catalogati come sodomiti e pederasti.
In base alle dichiarazioni di un rappresentante della Right Wing Watch, un'associazione americana che monitora le attività dei movimenti dell'estrema destra statunitense, i legami tra Malofeev e i gruppi religiosi radicali sono più che documentati. Ed è da questi gruppi, provvisti di enormi risorse economiche, che sono arrivati finanziamenti ai partiti sovranisti europei. Ed è per questo motivo che Salvini, dalle ampolle del dio Po, è passato a baciar rosari.
L'inchiesta di Report ricorda inoltre il viaggio di Salvini e Giorgetti negli Stati Uniti, con entrambi che si dichiarano soddisfatti dell'esito e del ruolo importante avuto nell'organizzazione da Ted Malloch, coinvolto nel Russiagate americano (scandalo legato alla diffusione delle email di Hillary Clinton) e molto vicino al brexiteer Farage, affiancato da Federico Arata. Quest'ultimo, consulente di Palazzo Chigi "assunto" da Giorgetti, è figlio di quel Paolo che avrebbe corrotto l'allora sottosegretario Armando Siri (a capo della scuola politica della Lega) per ottenere l'approvazione di provvedimenti che avrebbero favorito le società di un imprenditore siciliano legato a Matteo Messina Denaro.
La destra sovranista del Prima gli Italiani propagandata dalla Lega, a quanto emerge dall'inchiesta, è in realtà un tassello di un movimento internazionale molto più ampio che vede complici gli Usa di Trump e la Russia di Putin in un piano che mira alla disgregazione dell'Unione europea, oltre che alla cancellazione di diritti umani fondamentali così come oggi li conosciamo.