"Salvini è stato assolto dai reati di cui era accusato per le vicende della nave Diciotti [in realtà non è stato perseguito per decisione del Senato]. La Cassazione ha però stabilito oggi che il suo comportamento ha causato un danno ingiusto ai migranti che erano a bordo, che ora dovranno essere risarciti dallo Stato. Insomma, Salvini non ha commesso reati, ma si è reso responsabile di un illecito civile che ha causato danni a tante persone e all'Italia. Potrebbe anche chiedere scusa".   (sen. Alfredo Bazoli, Pd)"Il governo Meloni continua a colpire l'autonomia della magistratura e ad alimentare pericolosi scontri istituzionali. Invece di fare propaganda sull'immigrazione e alzare polveroni, si occupino di lavoro, sanità e crescita, i veri problemi del Paese".  (sen. Francesco Boccia, Pd)"Salvini ha preso in ostaggio i migranti per fini propagandistici e ora vorrebbe scaricare la colpa sulla magistratura. Gli italiani dovrebbero chiedere a lui di pagare i risarcimenti, invece di calpestare legge e umanità".  (sen. Sandra Zampa, Pd)

Così, dalle opposizioni, si è commentata la sentenza della Cassazione a sezioni unite che ha rimandato ad un giudice il compito di definire una cifra adeguata che risarcisca i migranti sequestrati per giorni da Salvini, ministro dell'Interno al tempo del governo gialloverde, a bordo della nave Diciotti.

Quanto stabilito dalla Cassazione, oltre a poter avere un'influenza sull'attuale politica anti-migranti del governo Meloni, potrebbe diventare una spada di Damocle per Salvini e Conte (la Cassazione ha definito responsabile del sequestro anche l'allora presidente del Consiglio) che potrebbero esser chiamati a risarcire quanto il Governo sarà costretto a pagare.

È quanto ipotizza il senatore di IV, Matteo Renzi, che allarga l'ipotesi includendo anche Meloni per i lager costruiti in Albania:

"Perché gli italiani dovrebbero pagare con le loro tasse la propaganda di Salvini e Meloni? Dal caso Diciotti agli sprechi dell'assurdo centro migranti in Albania, chi ha sbagliato deve pagare. Le multe per gli sprechi sulla gestione migranti devono essere pagate da premier e ministri. Di tasca propria, grazie. Giorgia, meno vittimismo e prepara il bonifico per l'Albania".

Una sentenza che ha fatto traballare la presidente del Consiglio che, come d'uso, ha inveito così anche contro i giudici della Cassazione che hanno emesso l'ordinanza sul caso Diciotti a sezioni unite, fatto che, da un punto di vista legale, rende Vangelo tutto ciò che hanno scritto e a cui un qualsiasi altro giudice, in primo grado o in appello, si dovrà attenere... che gli piaccia o no. Questo è ciò che ha dichiarato in mattinata:

"Le Sezioni Unite della Corte di Cassazione hanno condannato il governo a risarcire un gruppo di immigrati illegali trasportati dalla nave Diciotti perché il governo di allora, con Ministro dell’Interno Matteo Salvini, non li fece sbarcare immediatamente in Italia. Lo fanno affermando un principio risarcitorio assai opinabile, quello della presunzione del danno, in contrasto con la giurisprudenza consolidata e con le conclusioni del Procuratore Generale.In sostanza, per effetto di questa decisione, il Governo dovrà risarcire – con i soldi dei cittadini italiani onesti che pagano le tasse – persone che hanno tentato di entrare in Italia illegalmente, ovvero violando la legge dello Stato italiano. Non credo siano queste le decisioni che avvicinano i cittadini alle istituzioni, e confesso che dover spendere soldi per questo, quando non abbiamo abbastanza risorse per fare tutto quello che sarebbe giusto fare, è molto frustrante".

Meno elegante, ma il personaggio è quello che è, il commento del diretto interessato, il ministro dei Trasporti Matteo Salvini:

"Sentenza vergognosa, mi sembra un'altra invasione di campo indebita. Se c'è qualche giudice che ama così tanto i clandestini, li accolga un po' a casa sua e li mantenga. Chissà se di fronte allo splendido palazzo della Cassazione allestissero un bel campo rom e un bel centro profughi, magari qualcuno cambierebbe idea".

Ai due "saltafossi" del (post) fascismo sovranista, insieme alla corte dei patetici pseudo giornalisti scodinzolanti subito sguinzagliati dai loro padroni a supportare le loro bestiali assurdità, ha replicato l'ANM, ricordando loro che

"ancora una volta inspiegabile è la distanza tra il riconoscimento dei principi e l’applicazione degli stessi. Ora anche le decisioni delle sezioni unite della Corte di cassazione sono oggetto di attacchi ingiustificati, senza alcun rispetto per la separazione dei poteri".

A ribadire il concetto, in un comunicato stampa, è stata anche la prima presidente della Corte suprema di cassazione, Margherita Cassano, con queste poche parole:

"Le decisioni della Corte di Cassazione, al pari di quelle degli altri giudici, possono essere oggetto di critica. Sono, invece, inaccettabili gli insulti che mettono in discussione la divisione dei poteri su cui si fonda lo Stato di diritto".  
Una fotografia che descrive lo stato attuale (vergognoso) della classe politica che occupa le istituzioni e che, purtroppo cirappresenta.