Con un certa ironia, si può pensare che l'errore fatto ieri dalla Ferrari nel non rimandare in pista Leclerc per migliorare il suo tempo e non permettergli di passare il turno di qualifica in Q1, sia stato frutto di una strategia pensata per dar modo a Vettel di vincere il GP di Montecarlo. Non che sia accaduto, ma a due giri dalla fine avrebbe anche potuto accadere.

Al via, le quattro macchine di testa mantengono le proprie posizioni con le due Mercedes di Hamilton e Bottas davanti, seguite dalla Red Bull di Verstappen e dalla Ferrari di Vettel. Ma mentre davanti accade poco o nulla, dietro Leclerc è scatenato per portarsi il prima possibile almeno tra i primi dieci.

Tenta due sorpassi incredibili nella discesa dopo il casino e alla curva nella salitella che dal lungo mare porta al traguardo. Entrambi gli riescono. Al terzo tentativo, però, gli va male, perdendo non solo le posizioni guadagnate in precedenza, ma anche forando la gomma posteriore destra. Leclerc tenta di arrivare ai box, ma con la gomma a pezzi viaggia sul cerchione, rovina il fondo della vettura e lascia dei detriti su gran parte della pista.

Il pilota della Ferrari riesce a fare il cambio gomme, anche se poi si fermerà dopo alcuni giri perché la macchina era inguidabile, ma quel che è importante per l'esito della gara è il fatto che la direzione corse si vede costretta a mandare in pista la Safety Car per ripulire il circuito.

I piloti di testa ne approfittano per fare il cambio gomme ed è qui che avviene il fatto che non ha consentito alla Mercedes di conquistare anche oggi la classica doppietta.

Rientrando in corsia dal cambio gomme, Verstappen anticipa Bottas, ma lo spinge verso il muretto per prendergli la posizione. Al rientro in pista il pilota olandese prende un detrito lasciato da Leclerc che va a colpire la ruota di Bottas, provocandogli una foratura. Il pilota finlandese deve così fermarsi nuovamente e quando rientra si ritrova al quarto posto.

Hamilton, in questo modo, avrà Verstappen alle sue spalle per tutta la gara, anche se al pilota olandese vengono poi assegnati 5 secondi di penalità per aver ostacolato Bottas.

Quindi, per due terzi di gara, Verstappen cerca di superare Hamilton per riuscire a staccarlo di quei 5 secondi che gli consentirebbero di vincere il gran premio. Ma non ci riesce.

Il pilota inglese della Mercedes ha le gomme segnate, gira piuttosto lentamente, ma nei rettilinei riesce a portarsi avanti quel tanto che basta per tener dietro Verstappen, che solo a due giri dalla fine ha la possibilità per un sorpasso alla chicane dopo l'uscita dal tunnel.

Nella manovra la ruota anteriore destra della sua Red Bull tocca la posteriore sinistra della Mercedes di Hamilton che sbanda, ma riesce a rimanere primo "raddrizzando" la chicane. Vettel per qualche istante si è potuto immaginare sul gradino più alto del podio.

Ma non accade più nulla, con Vettel e Bottas, che seguivano il duo di testa a breve distanza che tagliano il traguardo entro i 5 secondi di distacco, relegando Verstappen al quarto posto, davanti al suo compagno di squadra Gasly, piazzatosi quinto a 10 secondi.

Prossimo appuntamento per la Formula 1 il 9 giugno in Canada.

Completano le prime 10 posizioni Carlos Sainz su McLaren, sesto, davanti alle due Toro Rosso di Daniil Kvyat e Alex Albon, seguite dalla Renault di Daniel Ricciardo e dalla Haas di Romain Grosjean.

Dopo questo gran premio, Hamilton guida il mondiale con 137 punti davanti a Bottas salito a 120. Vettel è terzo ad 82 e Verstappen quarto a 78.