Nelle aree colpite dalla DANA, gradualmente, si stanno  ripristinando i servizi essenziali, mentre volontari e addetti proseguono nella difficile opera di pulizia delle strade e delle case. Prosegue anche la ricerca delle persone scomparse. Uno dei luoghi che, in tal senso, destano preoccupazione, è il parcheggio del centro commerciale Bonaire ad Aldaia (Valencia), dove le squadre di ricerca non hanno però finora individuato vittime nei primi 50 veicoli ispezionati.

Il bilancio ufficiale delle vittime, ad oggi in base a quanto comunicato dal ministero dell'Interno, è fermo a 211 persone nella provincia di Valencia, a cui si devono sommare i 3 morti in Castilla-La Mancha e uno in Andalusia per un totale di 215. Un bilancio che non viene aggiornato da quasi due giorni.

La portavoce del governo nella Comunità Valenciana, Pilar Bernabé , ha dichiarato oggi che non si trovano più corpi, perché non ci sono più corpi in superficie".

Il generale Javier Marcos, a capo della Unidad Militar de Emergencia (UME), in una conferenza stampa tenuta questo lunedì ha chiesto "pazienza", spiegando la criticità della situazione, resa caotica dal numero di infrastrutture distrutte che rende complicato il lavoro dei 7.800 militari presenti in 69 comuni che "fanno tutto quello che possono, anche raddoppiando i turni". Inoltre, Marcos ha rivelato che è previsto un "obitorio che oggi può contenere 400 morti".

Nonostante la situazione, il presidente della Comunitat Valenciana, Carlos Mazon, cerca di scaricare sulle autorità nazionali i ritardi nell'allerta meteo e quelli nella richiesta di aiuti, con l'ultima polemica adesso inizata con Javier Marcos. Mazon guida la regione a capo di una coalizione costituita da popolari e neofranchisti (Vox).

Intanto, oggi si registrano forti temporali in Catalogna, dove Barcellona e Tarragona stanno vivendo una giornata difficile, con allerte e inondazioni, che hanno causato la chiusura di alcune vie di comunicazione, anche su rotaia.