Torna l'ipotesi di un assegno di garanzia per i giovani che sono iscritti al sistema contributivo puro e si troveranno a confrontarsi con pensioni inadeguate in età avanzata.
Il meccaniso di calcolo prevede infatti l'applicazione dei coefficienti di conversione la montante accumulato, ma chi ha avuto bassi salari ed una carriera discontinua rischia di trovarsi con assegni di poche centinaia di euro.
Per cercare di porre un rimedio alla situazione, la Cgil ha indicato un profilo standard, sul piano economico, di 930 euro netti con una carriera di 66 anni d’età e 42 anni di contributi.
Per raggiungere tale obiettivo è necessario, da una parte, dare ai giovani una prospettiva previdenziale certa, dall'altra, un intervento della fiscalità generale che recuperi le risorse, con un sistema di solidarietà intergenerazionale, a partire dal rapporto tra le pensioni alte e quelle basse.